Due morti e un ferito. E’ questo l’epilogo di una sparatoria avvenuta a Milano intorno alle 21 di giovedì 18 settembre, nel quartiere Bruzzano, a nord della città. Secondo i carabinieri si tratterebbe di un regolamento di conti nell’ambito dello spaccio di droga. A poco meno di tre ore dall’agguato, un uomo di origine albanese è stato fermato dai militari: potrebbe trattarsi del presunto killer.
Inizia tutto in piazza Giustino Fortunato. Tre persone, che probabilmente si conoscevano tra loro, hanno un appuntamento. Forse è una trappola tesa dall’uomo che, appena arriva a bordo della sua Opel, comincia a sparare. Una decina di colpi d’arma da fuoco è stata esplosa durante il blitz, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, clienti di un ristorante della zona. Il primo a cadere è un albanese di 41 anni: due proiettili lo raggiungono alla schiena e uno alla testa. Muore sul colpo, di fronte all’ingresso dell’ospedale Galeazzi. Gli altri due cercano di fuggire, ma vengono a loro volta colpiti, probabilmente dopo un breve inseguimento. Un uomo, 37 anni di origine africana, si accascia in via Marna. Quando i soccorritori del 118 lo ritrovano è ancora vivo, ma l’agonia dura poco minuti. Muore prima di essere caricato sull’ambulanza.
Risulta invece ferito, e non sarebbe in pericolo di vita, un altro albanese, colpito da un proiettile all’addome. Recuperato dai soccorritori del 118 in via Angeloni, l’uomo viene trasferito all’ospedale Fatebenefratelli, dove viene operato d’urgenza. La sua testimonianza sarà fondamentale per ricostruire il blitz di sangue costato la vita a due persone. I carabinieri bloccano molte delle strade di accesso a piazza Giustino Fortunato e si mettono sulle tracce del presunto killer. Secondo alcune testimonianze, l’assassino sarebbe fuggito a bordo di una Opel. Il presunto omicida viene rintracciato e fermato poco prima delle 23.30 e portato in caserma. Nel corso delle indagini bisognerà capire se l’uomo abbia agito da solo o con almeno un complice.
1 commenti:
Schengen vale ed esiste solo per noi. I più coglioni in assoluto. Ha ragione la Lega: inutile prendersela con chi si fa valere. Meglio risparmiare energie per contestare chi NON si fa valere. Cioè i criminali antiItaliani di casa nostra.
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