ANCONA – Questo pomeriggio, è scattato l’allarme malattie infettive alle 17 al civico 24 di via De Gasperi nella sede della cosiddetta Cooperativa Sociale La Gemma, durante un colloquio tra alcuni fannulloni mediatori culturali e un gruppo di nove donne provenienti dal Ghana e dall’Etiopia – noti paesi in guerra – arrivate nella notte ad Ancona e provenienti da Lampedusa. Le donne facevano parte di un barcone nel quale 14 persone erano decedute nella traversata per motivi sconosciuti. A un certo punto una ragazza di 24 anni si è sentita male. Immediata la chiamata al 118. La giovane avrebbe raccontato di aver avuto febbre e vomito fin dalle prime ore della notte, si è subito pensato ad Ebola. Sul posto oltre all’automedica è arrivato un mezzo della Croce Gialla di Ancona. E qui, nonostante la possibilità di Ebola, o comunque di una malattia infettiva, al personale è stato chiesto – non obbligato – a indossare semplici guanti, calzari e un camice verde: non certo le tute in grado a proteggere dal contagio. La donna per accertamenti è stata portata a Torrette dove non è scattato nessun piano d’emergenza. L’ambulanza che l’ha trasportata è stata però sottoposta a disinfezione. La confusione regna sovrana.
giovedì 11 settembre 2014
Clandestini infetti (e due)
Governo continua a sparpagliare clandestini in tutta italia nel tentativo di diffondere cosa? Operazione di contenimento totalmente approssimative.
ANCONA – Questo pomeriggio, è scattato l’allarme malattie infettive alle 17 al civico 24 di via De Gasperi nella sede della cosiddetta Cooperativa Sociale La Gemma, durante un colloquio tra alcuni fannulloni mediatori culturali e un gruppo di nove donne provenienti dal Ghana e dall’Etiopia – noti paesi in guerra – arrivate nella notte ad Ancona e provenienti da Lampedusa. Le donne facevano parte di un barcone nel quale 14 persone erano decedute nella traversata per motivi sconosciuti. A un certo punto una ragazza di 24 anni si è sentita male. Immediata la chiamata al 118. La giovane avrebbe raccontato di aver avuto febbre e vomito fin dalle prime ore della notte, si è subito pensato ad Ebola. Sul posto oltre all’automedica è arrivato un mezzo della Croce Gialla di Ancona. E qui, nonostante la possibilità di Ebola, o comunque di una malattia infettiva, al personale è stato chiesto – non obbligato – a indossare semplici guanti, calzari e un camice verde: non certo le tute in grado a proteggere dal contagio. La donna per accertamenti è stata portata a Torrette dove non è scattato nessun piano d’emergenza. L’ambulanza che l’ha trasportata è stata però sottoposta a disinfezione. La confusione regna sovrana.
ANCONA – Questo pomeriggio, è scattato l’allarme malattie infettive alle 17 al civico 24 di via De Gasperi nella sede della cosiddetta Cooperativa Sociale La Gemma, durante un colloquio tra alcuni fannulloni mediatori culturali e un gruppo di nove donne provenienti dal Ghana e dall’Etiopia – noti paesi in guerra – arrivate nella notte ad Ancona e provenienti da Lampedusa. Le donne facevano parte di un barcone nel quale 14 persone erano decedute nella traversata per motivi sconosciuti. A un certo punto una ragazza di 24 anni si è sentita male. Immediata la chiamata al 118. La giovane avrebbe raccontato di aver avuto febbre e vomito fin dalle prime ore della notte, si è subito pensato ad Ebola. Sul posto oltre all’automedica è arrivato un mezzo della Croce Gialla di Ancona. E qui, nonostante la possibilità di Ebola, o comunque di una malattia infettiva, al personale è stato chiesto – non obbligato – a indossare semplici guanti, calzari e un camice verde: non certo le tute in grado a proteggere dal contagio. La donna per accertamenti è stata portata a Torrette dove non è scattato nessun piano d’emergenza. L’ambulanza che l’ha trasportata è stata però sottoposta a disinfezione. La confusione regna sovrana.
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