giovedì 2 agosto 2012
Monti contro gli euroscettici
Se lo spread dovesse rimanere a livelli troppo elevati per troppo tempo, il rischio è quello di avere in Italia un governo non europeista, non favorevole all'euro e non orientato alla disciplina fiscale. È l'allarme che lancia dal presidente del Consiglio Mario Monti, nell'intervento ad un seminario organizzato dalla Confindustria finlandese ad Helsinki. E questo ad apertura di una giornata che si annuncia decisiva per la riunione del consiglio direttivo della Bce a Francoforte per il duplice incontro che avrà Monti prima con gli imprenditori finlandesi e poi a Madrid con il presidente spagnolo, Mariano Rajoy.
LEGGE ELETTORALE - Monti è poi tornato ad auspicare una nuova legge elettorale, anche per ridare credibilità ai partiti. «Sono fiducioso che i partiti riflettano sul gap che si è creato tra cittadini e partiti in termini di credibilità», ha detto. «Spero che lavorino duramente, approfittando di questa parentesi di un governo tecnico, per migliorarsi e spero che raggiungano rapidamente un accordo su una nuova legge elettorale che dia credibilità al sistema politico». Sul tema della legge elettorale immediata la replica di Angelino Alfano: «Apprezziamo l'appello di Monti, ma speriamo che non creda che facendo quello cali lo spread». Il segretario Pdl anticipa invece che «chiederemo la prossima settimana un incontro con il presidente Monti per illustrargli la nostra proposta» in tema di riduzione del debito pubblico. «Speriamo - aggiunge - che la accolga positivamente. Noi in questi dieci mesi abbiamo fatto la riforme e tagliato la spesa, la cosa da fare adesso è diminuire debito e tasse».
AIUTI ALLA GRECIA - Ha poi parlato di Germania e Francia che contribuiscono maggiormente al salvataggio della Grecia rispetto all'Italia, ma ottengono anche di più visto che le banche tedesche e francesi hanno una «alta esposizione» in quel paese, mentre gli istituti italiani no. «Noi - ha detto il premier - non chiediamo e non otteniamo alcun sostegno da nessun meccanismo europeo. Siamo il terzo più grande contributore Ue e siamo il terzo più largo contributore in termini di impegno per il salvataggio di Irlanda, Portogallo e del sistema banacario spagnolo. Ma se calcoliamo il netto siamo molto più vicini alle cifre di Germania e Francia. Perchè? Perchè essendo più grandi contribuiscono di più, ma tutti sanno che parte di queste somme tornano indietro in termini di sollievo per le banche tedesche e francesi che sono altamente esposte in Grecia, mentre le banche italiane non hanno questa grande esposizione».
EUROBOND - «Credo sia importante non creare inutili conflitti fra leader politici e per questo ripeto che l'Italia è fortemente in favore degli eurobond, ma allo stesso tempo il governo ritiene che questo passo possa essere fatto solo dopo che altri passi siano fatti». Questo invece il pensiero dell premier Mario Monti dopo aver detto di essere «molto d'accordo» con Agela Merkel sulla necessità che prima di varare gli eurobond sia necessario procedere sulla strada di una più stretta «mutualizzazione» della politica europea. Monti si è inoltre detto ottimista. «Non sono affatto pessimista sulle prospettive di crescita anche se sono consapevole delle difficoltà». «Molto tempo è stato assorbito - ha aggiunto - per fare qualcosa di enormemente più importante: costruire l'Europa, il mercato unico, la moneta unica, l'allargamento e la Costituzione. Dunque è vero che abbiamo perso tempo ma per fare qualcos'altro che aiuterà molto la crescita futura». Circa l'Italia, ha detto, «credo sia uno dei Paesi migliori al mondo per generare un'economia come quella di cui avremo bisogno nella prossima decade», visto che nei settori della «cultura ambiente e turismo» è «molto ben collocata», soprattutto nel Sud.
BRACCIO DI FERRO NELLA BCE - Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea si riunisce dopo le promesse del presidente Mario Draghi di fare tutto il possibile per salvare l'eurozona, la dura replica del capo della Bundesbank Jens Weidmann, che si oppone a qualunque intervento sui compiti della Bce. Il tutto potrebbe avere pesanti ricadute sulle borse europee e mondiali.
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2 commenti:
L'ho già scritto. Costui sta parafrasando Mussolini: "TACI, lo spread ti ascolta!"
Si, l'avevi già scritto in effetti.
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