mercoledì 8 agosto 2012

Chiuso per ferie

Mentre re giorgio giustifica le mille fiducie a causa dell'emergenza crisi... c'è chi se ne va bellamente in vacanza... (ma le promesse chi le mantiene più?) chi a formentera, chi alle maldive, chi ai caraibi e chi vicino casa. Se questo è il rispetto per l'emergenza crisi e soprattutto per gli italiani... Ma s'era capito da un bel pò che il rispetto degli italiani non esiste più.


Chiuso per ferie. Il Parlamento va in vacanza. Ventisette giorni di relax. Montecitorio riaprirà il 5 settembre, Palazzo Madama il 6. Alla faccia della crisi economica, dei proclami e della speculazione. Per carità, rispetto agli altri anni c'è stata una spending review anche sui giorni di riposo. Infatti i 27 di quest'anno sono il periodo più breve degli ultimi tempi (38 nel 2009, 33 nel 2010 e 31 nel 2011). Tuttavia, dal momento che l'agenda parlamentare prevede per il 5 settembre a Montecitorio solo il question time e qualche ratifica e per il 6 a Palazzo Madama interpellanze e interrogazioni per i senatori non è così impossibile che i parlamentari si prendano ancora qualche giorno in più per rilassarsi. Nel frattempo però la crisi non accenna a svanire ed è ancora presente. Così come erano ben presenti proclami e intenzioni da parte di alcuni politici pronti a sacrificare il proprio svago per la res publica. ''Il presidente Monti non ha previsto ferie per i ministri quest'anno'', aveva annunciato il 3 luglio scorso il viceministro delle Infrastrutture, Mario Ciaccia, spiegando che "considerati i decreti che abbiamo in pista, con un Parlamento che deve lavorare, non penso ci sia molto da rischiare, dobbiamo affrontare problemi seri per il Paese, e quindi non è tempo di vacanze''. Sarà. Intanto l'unico componente del governo che farà meno ferie degli altri pare essere il premier Mario Monti (per lui solo sei giorni di riposo). Il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini era stato ancora più deciso e perentorio: "Altro che vacanze! Per me si può rimanere alla Camera anche a ferragosto!". Una dichiarazione un po' prematura, visto che era stata resa su Twitter il 7 giugno scorso. Smentita dai fatti. Venti giorni dopo lo aveva seguito a ruota anche il deputato dell'Udc, Antonio De Poli, secondo cui "il Paese è in crisi e la politica non può andarsene in vacanza". Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini si era dimostrato pronto al sacrificio: "'Se sarà necessario si lavorerà durante il mese di agosto perché nessun italiano sarebbe in grado di capire perché la Camera si ferma e magari non viene convertito un decreto perché è arrivato il mese delle ferie''. Evidentemente non è necessario lavorare in agosto. Tuttavia, i presidenti di Camera e Senato hanno preteso la "reperibilità" di deputati e senatori, che dovranno essere pronti a rientrare in caso di emergenza. "La Camera potrà riunirsi, se necessario, anche nel mese di agosto per l'esame di questioni urgenti o per la presentazione di decreti legge, specie per quanto riguarda le questioni legate alla crisi economica e finanziaria", ha spiegato Fini. Il più sincero forse è stato il deputato Api, Pino Pisicchio che al quotidiano La Repubblica ha spiegato: "Più stiamo a casa e meglio è per il Paese". Arturo Parisi si è dimostrato il più illuso invece: "Si potrà arrivare davvero a fare una legge elettorale in tempi brevi solo in un caso: che tutti i capi partito si chiudano in una stanza e ne escano solo facendosi da parte e affidando definitivamente la decisione al Parlamento da impegnare nel caso per tutto agosto". Alla fine però quelle dei nostri politici non saranno vere e proprie vacanze a sentire il relatore Pdl, Lucio Malan, che a Italia Oggi ha spiegato che "non è vero che andiamo in vacanza, lavoreremo al testo-base tutto agosto, con le e-mail si può". Scusate se abbiamo pensato male allora... Buon lavoro!

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