venerdì 31 agosto 2012
Lo statista e i dati sulla disoccupazione
Più over cinquanta a lavoro e meno occupazione per i giovani e i 35-49enni. È questo uno degli effetti della riforma delle pensioni del governo Monti. I dati Istat del secondo trimestre del 2012, infatti, evidenziano che "l’aumento dell’occupazione più adulta con almeno 50 anni, soprattutto a tempo indeterminato, si contrappone al persistente calo su base annua di quella più giovane e dei 35-49enni". A luglio il numero dei disoccupati, pari a 2 milioni 764 mila, registra un lieve calo dello 0,1% rispetto a giugno. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che su base annua le persone in cerca di occupazione aumentano del 33,6%, ovvero di 695 mila unità. ll tasso di occupazione a luglio è rimasto stabile al 57,1% sia rispetto a giugno sia rispetto a luglio 2011. Il tasso di disoccupazione è aumentato di 2,5 punti percentuali (toccando il 10,7%) mentre è diminuito il tasso di inattività (di 1,6 punti) raggiungendo il 36%. In pratica gli "inattivi" tra i 15 e i 64 anni (coloro che pur avendo l’età non rientrano nella forza lavoro) a luglio erano 14.272.000 con un calo di 27.000 unità rispetto a giugno e una riduzione di 674.000 unità rispetto a luglio 2011. L’aumento del numero dei disoccupati (695.000 in più a luglio rispetto a un anno prima) è a fronte di una riduzione consistente degli inattivi ovvero dell’aumento delle persone nel mercato del lavoro.
Gasparri: coi tecnici l'Italia sta peggio: "Più disoccupazione, più inflazione, più tasse, spread a 450, crisi sociali più acute. Mentre si parla a vuoto di crescita e di fantomatici patti per l’Italia il paese arretra". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri. "Non lanciamo anatemi, ma difficilmente - ha osservato - possiamo ascoltare lezioni da chi accompagna l’Italiaverso il declino. Il discorso che senza i tecnici sarebbe stato peggio regge poco. Oggi è peggio".
Critiche anche dal pd Fassina: "I dati di luglio sulla disoccupazione nell’euro-zona sono l’effetto inevitabile della recessione in corso - ha detto il responsabile economico del Pd Stefano Fassina -. Un’emorragia continua di lavoro, in particolare per le generazioni più giovani, per le quali si arriva, anche nel nostro Mezzogiorno, al 50%. Recessione in corso e stagnazione prevista per il prossimo anno e ulteriore aumento della disoccupazione si riflettono nell’innalzamento del debito pubblico in tutti i Paesi dell’euro-zona. Di quali ulteriori prove abbiamo bisogno per riconoscere che la linea di politica economica conservatrice prevalente nell’euro-zona, ossia austerità auto-distruttiva e svalutazione del lavoro, nonsoltanto non funziona, ma aggrava i problemi della finanza pubblica e gli squilibri macroeconomici tra i Paesi della moneta unica?".
Cisl: è un bollettino di guerra: I dati Istat sulla disoccupazione sono "un bollettino di guerra", ha commentato Giorgio Santini, segretario generale aggiunto della Cisl. "Non bastano più analisi e parole, servono azioni incisive e coordinate in un patto sociale per lo sviluppo e il lavoro".
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3 commenti:
Eppure Monti adesso vuole farci credere che tutto stia andando per il meglio. E la stampa che crocifiggeva Berlusconi ad ogni sua parola, tace vilmente.
Massimo, bhe, lo sappiamo, Berluska era il nemico da abbattere, no? Ora, stiamo peggio di prima ma poco importa. L'italia è tornata ad essere succube dell'ammerica ed è diventata di colpo credibile grazie a questo immenso statista (burattino) che è l'attuale premier. Ma il problema peggiore è che ANCHE e soprattutto il Pdl tace per tutto questo.
Il curatore fallimentare dell'Italia...
PS
E comunque che Berlusconi ci provi solo a chiedere il voto, che ci provi solo dopo 40 fiducie a Monti, in fonderia a 800 euro al mese lui e il suo codazzo di meretrici, altrochè
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