giovedì 28 maggio 2020

La magistratura che conta...

È uno tsunami. Agosto 2018 (conversazione Whatsapp agli atti)

Il capo della Procura di Viterbo Paolo Auriemma (non indagato) dice a Palamara: “Mi dispiace dover dire che non vedo veramente dove Salvini stia sbagliando. Illegittimamente si cerca di entrare in Italia e il ministro dell’Interno interviene perché questo non avvenga. E non capisco cosa c’entri la Procura di Agrigento. Questo dal punto di vista tecnico al di là del lato politico. Tienilo per te ma sbaglio?”.

Palamara replica: “No hai ragione… Ma ora bisogna attaccarlo”

Auriemma: “Comunque è una cazzata atroce attaccarlo adesso perché tutti la pensano come lui. E tutti pensano che ha fatto benissimo a bloccare i migranti che avrebbero dovuto portare di nuovo da dove erano partiti”.

(altra conversazione intercettata)

Alle 16.45 del 24 agosto 2018, Palamara invia un messaggio al pm di Agrigento Luigi Patronaggio che stava per avviare le indagini per sequestro di persona nei confronti del  ministro dell'interno sul caso Diciotti: "Siamo tutti con te, anche Legnini (ex senatore PD e vicepresidente Csm)" 

Patronaggio: "Mi ha già chiamato e mi fa molto piacere."

(Nota di redazione: Il giorno successivo quando Patronaggio è a Roma per interrogare i funzionari del Viminale, Salvini che è ministro dell'Interno, sarà indagato).

C'è poco da girarci intorno, il verminaio che esce fuori da queste chat delinea un tentativo di golpe giudiziario. 

I 5stelle sono stati indegnamente e colpevolmente al gioco e ne pagheranno le giuste conseguenze.

Mattarella tace.

E' un terremoto.

Tratto dalla bacheca di Alessandro Mucciarelli

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