venerdì 22 maggio 2020

Sul fare schifo

Ma insomma, non vi fate un po’ schifo?

Sapete cosa mi disgusta di più delle vomitevoli intercettazioni tra l’allora presidente dell’associazione nazionali magistrati ed altri procuratori? No, non è il tenore delle incontinenti conversazioni togate, nel corso delle quali il leader della Lega viene definito una “merda” contro il quale, anche se innocente, deve scatenarsi un necessario attacco giudiziario. Solo dei ciechi non avrebbero visto, già nei decenni passati, una ripugnante e sempre più palese politicizzazione della magistratura (e non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere).  Non è neanche il vigliacco silenzio della stampa di regime che, dinanzi a tale obbrobrio, fa spallucce e gira la faccina deretaniforme dall’altra parte. La stessa parte dove l’aveva già girata durante l’esodo dalle carceri di centinaia di mafiosi. Che poi è sempre la stessa parte dove l’ha tenuta ben ritorta nei giorni scorsi quando un clandestino, lanciatosi da una nave di una ONG, bloccata in mare dall’attuale governo, è miseramente affogato. 

So bene che, anche a rischio di beccarsi un lancinante torcicollo, siffatti giornalisti e opinionisti prezzolati si attivano a comando o, in caso contrario, rimangono in codardo letargo. Non c’è dubbio alcuno che gli stessi silenti giornalisti, se analoghe disgustose parole fossero state intercettate ai danni del leader del PD, nel corso di una conversazione tra il comandante generale dei carabinieri o il capo della polizia e i propri dirigenti, a quel punto, saltando sui banchi come scimmie, lacerandosi le vesti e strappandosi i capelli, avrebbero gridato (giustamente) al golpe. Così come è certo che avrebbero suonato le trombe del giudizio universale se quel clandestino fosse affogato durante un blocco navale imposto dall’allora ministro degli interni. No, non sono questi pagliacci che mi disgustano. Ciò che mi fa veramente ribrezzo è l’indifferenza dei cittadini, quelli mentalmente stabili, politicamente avversi alla Lega.  Come fate voi a rimanere impassibili di fronte a tali enormi sperequazioni, pur se in danno di avversari politici? Sì, anche voi potete pensare che un leader politico sia una “merda”, ma, se possedete un minimo di onestà intellettuale, come fate a non provare un senso di disagio davanti a tali macroscopiche ingiustizie? Sì, gli attacchi giudiziari possono crearvi un vantaggio politico, ma poi come fate a dare fiducia ad una giustizia del genere? Come fate a mettervi sotto i piedi la verità, l’imparzialità, l’equità e la ragione? Come può tutto ciò scorrervi addosso come acqua fresca? E’ questo lo stato libero e democratico che sognate? Insomma, sinceramente, non vi fate un po’ schifo?

Dalla bacheca di Salvino Paternò

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