Arriva la mini patrimoniale di Renzi. Le aliquote per le rendite finanziarie passano dal 20 al 26%. Forza Italia: "L'ennesima bastonata" di Giovanni Corato
Risparmiatori, occhio alle aliquote. L'arrivo di luglio si porta dietro anche all'aumento delle tasse sulle rendite finanziarie che da domani passano dal 20 al 26%. Una mini-patrimoniale che colpirà non solo le somme risparmiate ma anche gli interessi derivanti da conti correnti bancari e postali, toccando conti deposto e praticamente tutti gli investimenti italiani, eccetto i titoli di Stato. Restano invece al 12,5% le aliquote per emissioni del Tesoro, postali e polizze. Bisogna quindi scegliere tra tre opzioni: pagare l'aliquota maggiorata anche sulle plusvalenze passate, vendere i titoli oggi e ricomprarli da domani in modo da evitare la retroattività dell'aumento o decidere per l'affrancamento, come ha spiegato qualche giorno fa Ennio Montagnani su ilGiornale. "Dopo l’alluvione fiscale dello scorso 16 giugno, dopo l’obbligo d’utilizzo del Pos per esercenti, professionisti, artigiani e imprese a partire da oggi, e in attesa dell’ormai certa manovra lacrime e sangue del prossimo ottobre, domani scatterà l’ennesima bastonata del governo Renzi", commenta la senatrice Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia, "A essere colpite però non saranno le società, le banche o le grandi famiglie del capitalismo, ma gli operosi risparmiatori italiani molti dei quali, magari perso il lavoro, sono riusciti ad andare avanti solo grazie ai proventi del proprio patrimonio investito. Ancora una volta quindi, per finanziare le sue promesse elettorali e propagandistiche, Renzi fa pagare il conto ai cittadini, ’colpevolì di aver risparmiato in tempi di crisi. Una scelta miope, dannosa, iniqua e gravemente punitiva, che avrà come unico effetto quello di dare il colpo di grazia a famiglie e imprese, già tartassate dai recenti salassi tributari".
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