martedì 8 gennaio 2013
Perchè non candidare anche la fata turchina?
Primi candidati della lista Monti: Sechi, Bombassei e Vezzali. In lista per il Prof pure il presidente di Confcooperative Luigi Marino e quello del Fai Ilaria Borletti Buitoni di Raffaello Binelli
Dopo aver concluso la selezione Mario Monti snocciola i primi nomi dei candidati della sua lista. Lo fa citando tre big del mondo dell'industria, del giornalismo e dello sport: Bombassei, Vezzali e Sechi. Il premier non fa un elenco completo, si limita a indicare "qualche personalità" che ha aderito al suo appello: "Ilaria Borletti Buitoni, presidente Fai che ha scritto un libro su "L’Italia possibile?" e ha accettato di candidarsi per togliere il punto interrogativo; poi ci vogliono espressioni dell’industria italiana che innova, e ha accettato Alberto Bombassei, presidente di Brembo. Ci vogliono personalità dell’Italia che vince, con sforzo: Valentina Vezzali, campionessa olimpica di scherma che nonostante continuerà fino alle Olimpiadi del 2016 ha accettato di essere disponibile per un serio impegno; Mario Sechi, direttore del Tempo". Poi Monti indica anche altri nomi: il presidente del Fai (Fondo ambiente italiano), Ilaria Borletti Buitoni e il presidente di Confcooperative Luigi Marino. La Vezzali alcuni anni fa era stata coinvolta in un curioso siparietto, in tv, con Silvio Berlusconi: nel corso di una puntata di Porta a Porta gli aveva donato il suo fioretto, con dedica, dicendo all'allora premier: "Presidente, io da lei mi farei veramente toccare" (con un riferimento alla scherma che i più maliziosi avevano male interpretato).
La Vezzali con Berlusconi: Al di là della battuta molti avevano criticato la campionessa per i toni enfatici che aveva usato nei confronti del Cavaliere. Dopo pochi anni, nonostante quei complimenti la Vezzali ha deciso di accasarsi da un'altra parte politica. Anche se non rinuncia allo sport.
La Vezzali su Twitter: "Ho deciso di raccogliere l’invito del Senatore Monti e salire in politica con Scelta civica". E in un altro cinguettio spiega che la candidatura non vuol dire che abbandonerà lo sport, almeno fino alle Olimpiadi di Rio, "perché sono convinta di poter svolgere con successo le due attività, avvicinando il mondo degli sportivi (atleti e tifosi) a quello dei politici. Per me è una scelta di responsabilità. È una scelta civica".
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