giovedì 15 novembre 2012
Assassini autorizzati e megalomani
Passera: «abbiamo passato un anno difficilissimo e attualmente viviamo in un periodo di grave stress, ma pensate dove saremmo se insieme un anno fa non avessimo preso in mano la situazione». Appunto. Qui, alcuni dati sul debito pubblico dopo l'arrivo di questi tecnici che secondo il ministro, ci hanno salvati.
«Non è che abbiamo messo un incentivo fiscale piccolo» per la produttività delle imprese, poiché equivale «a 1,6 miliardi e potrebbe essere una cifra anche superiore». Così il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha voluto rassicurare l'Assemblea nazionale della Confederazione nazionale dell'artigianato(Cna).
«CARATTERISTICHE PER VINCERE» - Secondo il ministro, tuttavia, «imprese e sindacati devono fare passi avanti in termini di riduzione di automatismi, aumenti di flessibilità effettiva e rafforzamento di contratti territoriali o di secondo livello». Più in particolare, secondo Passera, serve un impegno per quanto riguarda quella porzione di produttività «che deriva dalle relazioni industriali» in un mondo che «possiede alcune delle caratteristiche per vincere nella globalizzazione».
SPREAD PRODUTTIVO - Il settore manufatturiero italiano può, quindi, essere competitivo, ma paga un «differenziale di produttività» che «costa come 10 punti dello spread finanziario con la Germania». E Passera non manca di sottolineare che «se avessimo la stessa produttività avremmo 70 miliardi in più di valore aggiunto»
«PRONTI A LAVORARE INSIEME» - Rivolgendosi poi a Ivan Malavasi, presidente della Cna, il ministro ha aggiunto che, per quanto riguarda le imprese, «nel decreto crescita in discussione in questi giorni ci sono norme per facilitare la patrimonializzazione, questo è già un passo avanti. Se non basta pronti a lavorarci insieme. Pezzi del lavoro sono stati fatti, altri mancano e vanno fatti». Passera elenca i punti svolti finora: «abbiamo semplificato il fondo di accesso alle Pmi, oltre il 60% va proprio ad aziende piccole e piccolissime, anche qui se ci sono cose da fare siamo disponibili». Inoltre, sul credito d'imposta, il ministro confessa che «è chiaro che avremmo voluto fare molto di più e intervenire sul fronte della domanda, ma questo non ci è stato possibile perchè non c'erano le risorse. Sarà la priorità dove mettere le prime risorse». Il governo poi ha fatto provvedimenti, ha ricordato Passera, «legati alla casa, alla tracciabilità dei rifiuti, sul fisco e sulle semplificazioni. Su questo genere di riforme strutturali dobbiamo assicurarci che poi effettivamente vengano realizzate».
«PENSATE DOVE SAREMMO SENZA TECNICI» - Passera ha poi guardato alla situazione dell'Italia, governata dai tecnici di Mario Monti ormai da un anno: «Avremmo potuto dire di sì all'arrivo dei commissari, ma abbiamo fatto bene a dire no e a reagire - commenta - L'aver preso in mano la situazione, affrontato le riforme, e di averlo fatto davvero bene e velocemente, ci ha portati al giro di boa, al a far ritrovare credito all'Italia ricostruendo un rispetto forte per il nostro Paese». Insomma, c'è soddisfazione per il lavoro svolto, anche perché «abbiamo passato un anno difficilissimo e attualmente viviamo in un periodo di grave stress, ma pensate dove saremmo se insieme un anno fa non avessimo preso in mano la situazione».
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2 commenti:
Brava Ele che hai messo Attilio Folliero. Mi piacerebbe sapere quanti dei nostri pennivendoli sono al corrente di quanto sa lui. E se lo sanno, perché non lo scrivono.
Nessie, fa niente. Tanto qui ho messo il link per arrivare al post di folliero. :)
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