mercoledì 7 novembre 2012
Punti di vista sull'elezione americana
Due cent per un presidente di Truman Burbank
Finora ho evitato di commentare il grande show delle presidenziali USA. Gli spettacoli mi interessano poco. Ma adesso che il carnevale mediatico raggiunge il suo picco può valere la pena di fornire i miei due cent di commenti. In un sistema putrefatto e marcio fino al midollo, come sono oggi gli USA, è normale che in tutte le competizioni vinca il peggiore. Ci possono essere eccezioni (ci torno tra poco) ma non è il caso di oggi. Il sistema elettorale USA fu costruito per favorire i ricchi ed è stato affinato con cura per evitare in tutti i modi che il popolo potesse decidere alcunché. (1) Ma la fase più interessante del sistema elettorale degli USA è quella che segue le elezioni. Nel caso il neoeletto presidente fosse riuscito a imbrogliare i suoi padroni e si mettesse in testa di governare per il popolo una volta ricevuta l'investitura, egli viene eliminato.
L'eliminazione solitamente è fisica (una lunga sequenza di presidenti morti prematuramente dovrebbe ben certificare l'esistenza di questa fase) ma può anche essere mediatica come avvenne nel caso di Clinton che non si decideva a fare la guerra in Jugoslavia. Obama lo abbiamo già visto. E' stato molto obbediente e meritava la riconferma. Probabilmente la fase post elezioni in questo caso sarà poco interessante. Evidentemente era molto difficile trovarne uno peggio di lui. Chiaramente ci sono ripercussioni in Italia: qui i maggiori sostenitori di Obama sono nel PD, il partito erede del PCI, che è progressivamente diventato il più grande fiancheggiatore degli USA. Per fare un capovolgimento del genere serviva molta faccia tosta e supremo sprezzo del ridicolo, ma i leader del PD, grigi, amorfi e refrattari, non si curano del ridicolo, essi hanno in mente cose ben più serie. Pensano al futuro. A loro toccherà a breve (dopo le prossime politiche) completare la demolizione della democrazia in Italia. Sempre se glielo lasciamo fare.
NOTA: 1) Mi resta la sensazione che i meccanismi per raggirare il popolo e fare in modo che, in mezzo al clamore mediatico, tutte le decisioni vengano prese da istituzioni non elettive, siano stati poi replicati ed affinati all'ONU (vedi Consiglio di Sicurezza, FMI, WB) e in Europa (vedi Commissione europea, Consiglio dell'Unione europea, …).
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