venerdì 16 novembre 2012
Punti di vista
Un commento: "La borghesia nostrana AL PARI DI TUTTE LE ALTRE, teme che la piazza possa sfuggirgli di mano, e in una situazione di crisi come è qulla attuale da ordini allo stato di polizia a cui ci sta portando, di reprimere sul nascere qualsiasi forma di dissenso e di lotta che travalichi i limiti istituzionali, ma per questo lavoro sporco ci sono in aiuto anche i reggicoda del capitale, sindacati, partiti, riformisti e intellettuali di ogni risma a cui sta a cuore che il capitalismo sopravviva visto che loro ci vivacchiano benissimoma la carota e finita, è rimasto il bastone i tempi non sono ancora maturi per una coscienza di classe, ci sono segnali incoraggianti, ma è questa la strada maestra per mettere fine alle ingiustizie sociali che il capitalismo provoca, è solo questione di tempo, e neppure troppo lontano. il comico per una volta ha detto una verità, ma se ne guarda bene dal mettere in discussione il sistema, lui è a caccia di voti...."
Comici (e) politici di Piero La Porta
Oltre le consuete contabilità di feriti e violenze, dopo la manifestazione a Roma dell’altro giorno, si sviluppa un dibattito parallelo fra il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri e il comico Beppe Grillo. Il comico incita gli agenti ad abbandonare la divisa e manifestare con gli studenti. Il ministro esecra: “Sono parole da irresponsabile”, con questo assurgendo il comico a leader politico e viceversa. Se c’è infatti un dato incontrovertibile che contraddistingua un politico italiano è proprio l’«irresponsabilità». Sono da tempo convinto che gli attuali inquilini del Palazzo, quelli precedenti e quelli che vi aspirano sono così inconsapevolmente comici da far apparire Grillo un grande politico. Il governo ha impoverito l’Italia a vantaggio di potentati stranieri, secondo un disegno costruito proprio da Mario Monti. Il governo precedente ha lasciato entrare gli stranieri in Libia, il paese col quale, pochi mesi prima, aveva sottoscritto un solenne trattato di amicizia e non di meno gli ha poi bombardato le truppe. Quanto più si va indietro nella storia dei governi italiani, è un’ininterrotta sequela di tradimenti dell’interesse nazionale che vanno dalle quote agricole, all’invasione dei supermercati francesi, dai 30 miliardi annui di bolletta energetica, alle crisi finanziarie artefatte e via dissipando. Magari la causa sta nei trattati segreti impostici dopo la 2^ GM, è tuttavia significativo che la dissipazione a vantaggio dello straniero s’accompagni alle crescenti prebende dell’alta burocrazia dello Stato, incurante della condizione del paese. Dopo di che si dà tutta la croce ai politici di professione. Quelli navigati abbozzano e si assicurano il loro pezzo di formaggio; i politici sciocchi al punto da non risultare “irresponsabili” attribuiscono la colpa alla magistratura. Possiamo provare a immaginare per una volta, solo immaginare, una liturgia diversa?
Che cosa avrebbe potuto rispondere la Cancellieri al suo collega Grillo? Sarebbe stata gradita una risposta così: ”Il mio dicastero che dissipa miliardi di euro per una sicurezza che non c’è; il mio dicastero che è ridondante di auto blu nonostante gli sbandierati propositi, il mio dicastero, gli stipendi dei cui vertici costano valanghe di milioni ogni mese, questo mio dicastero dimezzerà le spese e offrirà stipendi più dignitosi agli agenti, che vanno in piazza per 20 euro; questo mio dicastero offrirà pure un esempio virtuoso e risorse davvero dedicate alla crescita all’altrettanto dispersivo quanto avido ministero dell’Economia. Anzi, visto che ci siamo, poiché io sono un prefetto, comunque a libro paga dello Stato, ora che faccio il ministro mi limiterò – invitando gli altri colleghi nelle mie condizioni a seguire il mio esempio – a prendere in più solo la differenza fra lo stipendio precedente e quello di ministro”.
Il ministro forse non sa che fra i violenti dimostranti c’erano ragazzini di 16 anni. Difficile parlare di “professionisti della violenza” in casi come questi, eppure è stato detto così. Attenti, qualcosa è cambiato; fra quei ragazzini c’era qualche figlio di poliziotto che ha problemi a chiudere il mese. Grillo è uno che ha fiuto per gli umori della massa, dovrebbero averlo capito, i nostri comici; o no?
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