domenica 25 novembre 2012

Propaganda di regime...


«Rifletterò su tutte le possibilità, nessuna esclusa su come io riterrò ancora poter dare il mio contributo per il migliore interesse dell'Italia europea». Lo ha detto il Premier Mario Monti, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Raitre, rispondendo sulla possibilità che dopo le elezioni possa essere confermato premier.

IL CONTRIBUTO - «Su come potrò contribuire - ha sottolineato Monti- rifletterò: sarà solo una mia decisione. Ma, come ho sempre fatto, terrò conto di suggerimenti e consigli del presidente Napolitano a cui tutti noi dobbiamo moltissimo. Ed io, in particolare, devo il privilegio di poter servire l'Italia in questo ruolo». In ogni modo, ha sottolineato ancora Monti, il mio contributo sarà a favore di «un'Italia che riesca ad affermarsi, competere, creare lavoro e maggiore giustizia sociale. E questo è possibile solo superando le resistenze conservatrici e corporative molto visibili ancora nella destra, nella sinistra e persino nel centro. In questo anno me ne sono reso conto assai bene. Ma questa è la sfida che aspetta l'Italia».

L'ESECUTIVO TECNICO - Dopo le elezioni «un altro governo tecnico sarebbe una sconfitta per la politica», ha aggiunto il premier Monti che ha sottolineato come il suo governo, seppur tecnico, ha fatto una «attività schiettamente politica», come, ad esempio «separare la politica da ciò che non dovrebbe appartenerle, come la sanità o la Rai..». Il premier ha poi detto di non aver «preso in alcun modo» particolare le affermazioni del capo dello Stato sulla sua incandidabilità in quanto senatore a vita. «Le decisioni che prenderò - ha ribadito - qualsiasi esse siano, saranno solo e comunque mie: mi affiderò molto - ha detto ancora - a ciò che il Presidente della Repubblica ha da dire, in generale ed anche a me».

IL BILANCIO UE - «Guardare lontano è quello che servirebbe perchè si è indotti a prendere decisioni un pò più lungimiranti», ha poi affermato il titolare di palazzo Chigi rispondendo ad una domanda sul bilancio Ue. Quanto al mancato accordo, «non ci sono stati difetti particolari», si è trattato di una «trattativa -ha detto Monti- per decidere il bilancio di 27 paesi dell'Ue per i prossimi 7 anni. Evidentemente una cosa complicata e che va decisa all'unanimitá. C'è stata una discussione difficile, c'è stato qualche avvicinamento e verso gennaio, febbraio si potrebbe concludere».

LA PROTESTA - «Gli studenti fanno bene a manifestare il loro dissenso e lo hanno fatto in modo civile», ha poi spiegato il presidente del Consiglio «In alcune sfere del personale della scuola - ha denunciato - c'è grande conservatorismo ed indisponibilità a fare anche due ore in più alla settimana che avrebbero permesso di aumentare la produttività. I corporativismi spesso usano anche i giovani per perpetuarsi», ha concluso.

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