giovedì 9 agosto 2012

Gli stati crollano ma l'euro è irreversibile...

Un commento: "Un po’ di tempo fa, la Russia si trovava nella nostra situazione di oggi, nel senso che sia all’estero che all’interno i sapientoni dell’epoca facevano a gara ad affermare che sia la politica che l’economia russa erano talmente disastrati e indebitati che non valeva la pena di investire nulla perché prima poi il Paese si sarebbe schiantato. La regnante zarina Caterina II, una sorta di Margaret Thatcher dell’epoca, quando i suoi preoccupati collaboratori le chiedevano che fare rispondeva con fermezza: non prostratevi e non cercate pietà dai briganti nemici della Russia, dategli del legno, se non basta della corda e se non bastasse ancora del piombo. E’ solo una metafora, ma smettiamola di andare a destra e a manca col cappello in mano, smettiamola di fare i compitini. E’ finito anche l’inchiostro ma non deve mai finire la dignità. E se di dignità si può morire, allora moriremo, ma con dignità!"


La Banca centrale europea è pronta ad intervenire per aiutare i Paesi dell'Eurozona in difficoltà, ma solo dopo che è stato attivato i fondo di salvataggio Efsf-Esm. L'operazione consiste nel "condurre operazioni di mercato aperto definitive di entità adeguata a conseguire il proprio obiettivo", come spiegano dall'istituzione ricordando però che si tratta di "politiche non convenzionali" che "hanno natura solo temporanea e non posso risolvere le cause di fondo degli squilibri finanziari e della differenziazione delle condizioni finanziarie".

Per questo motivo i fondi Ue non bastano, ma "occorrono correzioni strutturali nell’ambito delle finanze pubbliche, degli squilibri macroeconomici e della stabilità finanziaria, che competono ai governi nazionali dei Paesi dell’area euro". Nonostante tutto questo, però, la Bce ribadisce che l’euro è "irreversibile" e "i premi per il rischio connessi ai timori sulla reversibilità dell’euro sono inaccettabili e vanno affrontati in modo sostanziale". Del resto la situazione della Ue non è così rosea: il tasso di disoccupazione "continua ad aumentare", soprattutto tra i giovani, con "ulteriori perdite di posti di lavoro, a ritmo sostenuto, sia nell’industria sia nei servizi all’inizio del terzo trimestre del 2012". Lo si legge nel bollettino mensile della Bce. Questo indica che la ripresa sarà "solo molto graduale e i rischi che circondano le prospettive economiche per l’area euro continuano ad essere orientati verso il basso", con un'inflazione in calo nel 2012 e una stima in ribasso del 2% nel 2013. Se la passa peggio l'Italia, con un "netto deterioramento della valutazione del rischio di credito delle imprese" e un tasso d'insolvenza previsto in aumento "particolarmente pronunciato per le imprese italiane e piuttosto moderato per quelle olandesi e tedesche". Paure confermate dai dati della Cgia di Mestre, secondo cui le insolvenze bancarie che fanno capo alle aziende italiane hanno sfiorato a maggio gli 84 miliardi di euro, circa 10,1 miliardi di euro in più rispetto all'anno scorso (+13,8%).

3 commenti:

samuela ha detto...

La mia solita sintesi del commento che hai riportato: meglio morire soli che crepare accompagnati: stiamo ANCORA producendo ricchezza per la pappagorgia di predatori e parassiti. Forse è meglio smettere subito. Le statistiche su quanto fanno schifo le nostre aziende rispetto agli dei biondi che fluttuano nell'aria me le ricordo dai gloriosi tempi della finta sceneggiata sulla nostra possibile esclusione dall'euro, più di 15 anni fa. Casualmente.

Johnny 88 ha detto...

Anche qualora dovessimo impoverirci tutti con la Lira (cosa che io non credo, dato che gli stessi soloni che mi magnificavano l'Euro oggi parlano di Apocalisse quando si nomina la parola "Lira") a me pare che la scelta sia

A-Poveri e soli con la Lira

B-Poveri e male accompagnati con l'Euro

Come dice il proverbio, meglio soli che male accompagnati

Eleonora ha detto...

Appunto, Johnny, preferisco la prima soluzione.