Sulle coste siciliane continuano gli sbarchi (solo ieri sono state soccorse in mare oltre 1500 persone), i centri di accoglienza sono ormai al limite, ma per Laura Boldrini non si tratta di "emergenza". "In Italia si parla di emergenza quando arrivano alcune migliaia di rifugiati e di migranti. Si parla di invasione quando i rifugiati che qui vivono sono 78mila", ha detto oggi in occasione del "Nelson Mandela Day", "L’Africa ne ospita circa 14 milioni. In uno Stato fragile con una popolazione di dodici milioni di persone, come il Ciad, hanno trovato rifugio quasi mezzo milione di persone. E, dunque, è dall’Africa che dobbiamo imparare, è all’Africa che dobbiamo guardare quando parliamo di ospitalità, di generosità, di responsabilità". Aprendo il seminario parlamentare con gli ambasciatori in Italia degli Stati africani, la presidente della Camera osserva: "È all’Africa che dobbiamo guardare, anche perchè il 22% (oltre un quinto) dei migranti residenti in Italia proviene da questo continente e nelle nostre scuole vi sono bambini con storie e radici italo-africane. Infine, è all’Africa che dovremmo guardare per ridare nuovi orizzonti alle nostre economie, avviluppate da troppo tempo nella spirale recessiva. Appena il 5% delle esportazioni italiane è destinato al continente africano ed in Africa giunge solo il 7% dei nostri investimenti. L’enorme disparità rispetto all’attivismo di altri Paesi, soprattutto emergenti, è lampante. Perfino negli Stati cui siamo legati dalla vicinanza geografica o da vincoli storici, come quelli dell’Africa settentrionale o del Corno, i nostri imprenditori sono poco presenti, lasciando spazio a quelli di altri paesi".
venerdì 18 luglio 2014
L'ennesimo sproloquio della miracolata madonna boldrini
Immigrati, la Boldrini nega l'evidenza: "Nessuna invasione". La presidente della Camera: "Dobbiamo prendere esempio dall'Africa" di Giovanni Corato
Sulle coste siciliane continuano gli sbarchi (solo ieri sono state soccorse in mare oltre 1500 persone), i centri di accoglienza sono ormai al limite, ma per Laura Boldrini non si tratta di "emergenza". "In Italia si parla di emergenza quando arrivano alcune migliaia di rifugiati e di migranti. Si parla di invasione quando i rifugiati che qui vivono sono 78mila", ha detto oggi in occasione del "Nelson Mandela Day", "L’Africa ne ospita circa 14 milioni. In uno Stato fragile con una popolazione di dodici milioni di persone, come il Ciad, hanno trovato rifugio quasi mezzo milione di persone. E, dunque, è dall’Africa che dobbiamo imparare, è all’Africa che dobbiamo guardare quando parliamo di ospitalità, di generosità, di responsabilità". Aprendo il seminario parlamentare con gli ambasciatori in Italia degli Stati africani, la presidente della Camera osserva: "È all’Africa che dobbiamo guardare, anche perchè il 22% (oltre un quinto) dei migranti residenti in Italia proviene da questo continente e nelle nostre scuole vi sono bambini con storie e radici italo-africane. Infine, è all’Africa che dovremmo guardare per ridare nuovi orizzonti alle nostre economie, avviluppate da troppo tempo nella spirale recessiva. Appena il 5% delle esportazioni italiane è destinato al continente africano ed in Africa giunge solo il 7% dei nostri investimenti. L’enorme disparità rispetto all’attivismo di altri Paesi, soprattutto emergenti, è lampante. Perfino negli Stati cui siamo legati dalla vicinanza geografica o da vincoli storici, come quelli dell’Africa settentrionale o del Corno, i nostri imprenditori sono poco presenti, lasciando spazio a quelli di altri paesi".
Sulle coste siciliane continuano gli sbarchi (solo ieri sono state soccorse in mare oltre 1500 persone), i centri di accoglienza sono ormai al limite, ma per Laura Boldrini non si tratta di "emergenza". "In Italia si parla di emergenza quando arrivano alcune migliaia di rifugiati e di migranti. Si parla di invasione quando i rifugiati che qui vivono sono 78mila", ha detto oggi in occasione del "Nelson Mandela Day", "L’Africa ne ospita circa 14 milioni. In uno Stato fragile con una popolazione di dodici milioni di persone, come il Ciad, hanno trovato rifugio quasi mezzo milione di persone. E, dunque, è dall’Africa che dobbiamo imparare, è all’Africa che dobbiamo guardare quando parliamo di ospitalità, di generosità, di responsabilità". Aprendo il seminario parlamentare con gli ambasciatori in Italia degli Stati africani, la presidente della Camera osserva: "È all’Africa che dobbiamo guardare, anche perchè il 22% (oltre un quinto) dei migranti residenti in Italia proviene da questo continente e nelle nostre scuole vi sono bambini con storie e radici italo-africane. Infine, è all’Africa che dovremmo guardare per ridare nuovi orizzonti alle nostre economie, avviluppate da troppo tempo nella spirale recessiva. Appena il 5% delle esportazioni italiane è destinato al continente africano ed in Africa giunge solo il 7% dei nostri investimenti. L’enorme disparità rispetto all’attivismo di altri Paesi, soprattutto emergenti, è lampante. Perfino negli Stati cui siamo legati dalla vicinanza geografica o da vincoli storici, come quelli dell’Africa settentrionale o del Corno, i nostri imprenditori sono poco presenti, lasciando spazio a quelli di altri paesi".
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4 commenti:
mi domando se sia in possesso di tutte le sue facoltà mentali.
Ma fare una piccola proporzione fra il territorio italiano e quello africano?
e a me che importa delle radici africane degli immigrati?vorrei che venissero salvaguardate le mie
Maria Luisa
non ho più offese per questa ipocrita demente....che se ne vada coi parassiti Onu,quello é il suo posto
Due considerazioni a chiosa dei vaneggiamenti della Boldrina:
- facciamoli vivere come nell' ospitale Ciad ....
- vada lei ad intraprendere nel tranquillo ed accogliente Corno d' Africa
Ma proprio nessuno nessuno la propone per un TSO e internamento in istituto per l' igiene mentale ??
Paulus
Eh, paulus, vaglielo a spiegare a chi la idolatra che è solo una povera pazza. Io non la curerei affatto. La porterei direttamente nel deserto africano e la lascerei li.
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