martedì 3 dicembre 2013

Ovviamente, colpa nostra...


"La comunità cinese ha le sue colpe, noi abbiamo le nostre". Il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, in un’intervista al Messaggero, parla del rogo avvenuto nella fabbrica di Prato e spiega: "I cinesi hanno bisogno di uscire dalle loro comunità chiuse, ma per farlo devono potersi fidare di noi. Il ministro dell'Integrazione Cecile KyengeE noi forse non abbiamo dato loro tutta la protezione necessaria". Il ministro poi articola meglio il suo pensiero: "I bambini cinesi di Prato sono ormai italiani di terza generazione. Parlano i dialetti locali. Vanno a scuola e si direbbe che siano perfettamente integrati. Ma quando crescono ed entrano nell’età lavorativa si trovano praticamente tutti rinchiusi all’interno delle varie imprese a carattere familiare». E se sono sfruttati, non denunciano. Noi dovremmo dare loro la sicurezza della protezione, se denunciano lo sfruttamento. La loro difesa passa per un percorso di immigrazione regolare". Il problema però non riguarda solo Prato e nemmeno soltanto i cinesi. In Italia "tra ministero, Inps e Inail, ogni anno ispezioniamo 243mila aziende, circa il 16% delle aziende con dipendenti, di queste nel 2012 circa 155mila erano a vario titolo irregolari", ha affermato il ministro del Lavoro Enrico Giovannini. Che ha sottolineato come in Italia ci siano "molte" Chinatown, ma il "problema non sono solo i cinesi, è responsabilità di chi organizza la produzione. Serve una cultura della legalità generalizzata, c’è la necessità di un cambiamento dell’impostazione culturale". Per quanto riguarda Prato, gli ultimi dati dicono che ci sono 35.000 stranieri (14.000 i cinesi "ufficiali"). Di questi 8.000 risiedono altrove. I clandestini sono circa 25.000.

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Sempre costantemente colpa degli italiani e degli occidentali incivili e corrotti. Poi, però, le verità sono altre. Ma non sempre vengono dette.

3 commenti:

Nessie ha detto...

Ma che vadano tutti a cagare!!! Ora hanno proprio rotto. A noi vengono a controllarci quanti cm di diametro abbiamo la tazza del water, mentre agli stranieri (e in particolare ai cinesi) un Procuratore in tv, ha avuto la faccia marcia di dire che non sanno più che pesci prendere. L'unico pesce che gli interessa pescare è il solito coglionissimo Berlusca. E' l'unica cosa chiara di questa Magistratura illegale.

Eleonora ha detto...

Appunto. I cinesi, dalle mie parti, girano con macchino i enormi, spendono e spandono e poi vivono in tuguri ammassati come sardine. Tutti sanno tutto e nessuno fa niente. Salvo poi, darci una colpa che non abbiamo. Ora s'è puntato il dito contro le griffes. Ma chi punta il dito, ha capito davvero chi siano gli schiavisti? E gli schiavisti hanno gli occhi a mandorla.

Johnny 88 ha detto...

Certo che è colpa degli italiani. E' colpa dei sindacati italiani, dei partiti politici italiani, dei preti italiani e dei magistrati italiani che permettono questo scempio (e che continuano a far sproloquiare la congolese).