In un anno la procura di Agrigento ha iscritto sul registro degli indagati almeno 16 mila migranti sbarcati a Lampedusa o sulle coste della provincia per il reato di clandestistina previsto dalla legge Bossi-Fini. Il dato è stato reso noto dal procuratore della Repubblica Renato Di Natale e dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo nella conferenza stampa di fine anno. Si tratta di un “atto dovuto” in applicazione della legge Bossi-Fini ma ogni volto crea sconcerto.
OBBLIGATI DALLA LEGGE - «Checché ne dica il premier Enrico Letta -ha affermato Di Natale in conferenza stampa- noi siamo obbligati dalla legge a iscrivere sul registro degli indagati i migranti. E fino a quando la legge non verrà modificata non potremo fare altro». Peraltro la procura di Agrigento, la più esposta in materia di immigrazione clandestina, lamenta anche un carenza di organico per via della presenza di soli sette sostituti anziché tredici.
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