Parlando alle più alte cariche dello Stato, in occasione del tradizionale incontro per i saluti natalizi, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto ricordare oggi la centralità delle Assemblee, "pilastro della nostra democrazia", auspicando che in futuro il Parlamento sia luogo di "civile confronto ed impegno nei confronti dei diritti", secondo le "regole che si si sono date". Il dialogo tra le forze parlamentari - ha aggiunto il capo dello Stato - è tanto più importante in un momento in cui "la crisi che ha investito l’eurozona ha messo a dura prova la coesione sociale".
Previsioni sul nuovo anno parlano ancora di un diffuso rischio di tensioni e scosse sociali, che deve essere "fronteggiato", soprattutto in un quadro politico che ha subito "mutamenti incalzanti", che sono "ancora lontani dall'assestamento". Per questo, ha detto Napolitano, è necessario riuscire a coniugare "massimo rispetto della legge" e "attenzione a tutte le cause di malessere sociale". Il Quirinale ha ricordato poi l'esito del voto di fiducia nelle due Camere del Parlamento, che hanno dato "una nuova investitura" all'esecutivo, "in funzione di un patto di coalizione per il 2014". A dover giudicare sulle azioni del governo "è come sempre il Parlamento". Il Presidente della Repubblica ha lanciato un appello a chi, "il 2 ottobre scorso si è distaccato dalla maggioranza", auspicando che ciò "non comporti l'abbandono del disegno di riforme costituzionali".
A Silvio Berlusconi, il Colle ha chiesto di non "evocare colpi di Stato o oscuri disegni", che ha definito "estremizzazioni che non giovano a nessuno". Ha anche ricordato come il suo sia un "incarico gravoso" e che renderà note "valutazioni sul suo mandato". Per Napolitano è "vitale" il superamento del bicameralismo perfetto su cui si fonda il funzionamento delle Camere repubblicane. Una svolta che inciderà anche sul "prestigio del nostro sistema democratico" e che va preferita a elezioni anticipate "dall'esito più che dubbio". Alle parole del Presidente della Repubblica ha risposto Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. "Constatiamo con sconcerto e amarezza - ha detto - il ruolo di supporto che il presidente Napolitano esercita nei confronti del governo e della sua maggioranza, travalicando il ruolo assegnatogli dalla Costituzione su cui pure ha giurato". Daniela Santanchè ha definito "omertoso" il discorso di Napolitano sul "tradimento del patto politico di cui lui si fece garante, di pacificazione nazionale".
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