martedì 30 ottobre 2012
La felicità di riccardi
Un paio di commenti: "La crisi sembra non aver avuto impatto sugli stranieri che continuano a pensare all’Italia, e alla Lombardia in particolare, come luogo per far crescere i propri figli. MA QUALE CRISI PER LORO! Tutto gratis, mentre noi ci ammaliamo per sopravvivere! "
"Io credo che il ministro riccardi sia un incoscente,vuole la distruzione di un popolo che ha fatto la storia sia nell'arte che nel diritto.Questi immigrati nell'arco di vent'anni saranno maggioranza ed in italia (minuscola) imperverserà la sharia."
"Sig. Ministro, abbiamo bisogno degli immigrati che lavorano, pagano tasse, contributi e assistenza sociale, gli altri vanno invitati a ritornarsene da dove sono venuti."
"Quanto ci costano? L' Espresso parla di 1,6 miliardi. Riccardi le vuol tirar fuori le cifre? A proposito di legalità cosa ci fanno le centinaia di venditori di tarocchi che infestano le stazioni e i supermercati? Pagano le tasse, emettono scontrini? Per la verità facciamo un pò schifo e le nostre città assomigliano sempre di più ai tuguri dell' Africa e dell' Asia."
Gli stranieri in Italia nel 2011 hanno superato quota 5 milioni. Il numero più alto di stranieri è in Lombardia che, anche nel 2011, si conferma la prima regione in Italia per presenze. Stranieri a Milano: la popolazione immigrata tocca il 17,7%È qui, infatti, che risiede uno straniero su quattro: si stimano infatti quasi 1,2 milioni di immigrati regolari, pari al 23,5%. "C’è di fatto una stabilizzazione, di cui dobbiamo prendere coscienza - ha commentato il ministro per l’Integrazione, Andrea Riccardi - e una cultura pubblica si deve evolvere a questo livello". Come riporta il 22° dossier sull’immigrazione della Caritas, gli extracomunitari continuano ad aumentare. Anche a Milano dove gli stranieri iscritti all’anagrafe arrivano a quota 236mila, pari al 17,7% della popolazione totale. Secondo Riccardi, si sarebbe chiusa la stagione degli arrivi crescenti per aprirsi una stazione della presenza più stabile: "Ci dobbiamo confrontare con uomini e donne che sono qui da anni e vedono il loro futuro in Italia. Cala, dunque, il sipario, sull’immigrazione vista come invasione barbarica, la realtà è ormai un fenomeno più normale e strutturale". Nel capoluogo lombardo, dove nel 2010 gli immigrati erano il 16,4% del totale, ormai più di un residente su sei è dunque straniero.
"Se vogliamo fare integrazione occorre una maggiore attenzione alla realtà degli immigrati, che poi sono presenti da tanto nel nostro Paese - ha commentato Riccardi - ci vuole un clima civile che favorisca l’integrazione, naturalmente nel rispetto della legge. Senza fare sconti a nessuno ma senza atteggiamenti di diffidenza. Noi abbiamo bisogno di loro e loro hanno bisogno di noi". Per quanto riguarda il mercato del lavoro in Lombardia l’incidenza degli immigrati con un’occupazione, nonostante la crisi economica, è rimasta stabile, passando dal 16,1% del 2010 al 16,3% del 2011. Una dimostrazione del fatto che, pur nella contrazione complessiva del mercato del lavoro, gli stranieri hanno mostrato maggiore flessibilità e capacità di adattarsi a nuove mansioni, magari più precarie e meno retribuite. Stabili anche le rimesse nei Paesi d’origine che in Lombardia ammontano al 21,3% del totale (1,6 miliardi di euro). La crisi sembra non aver avuto impatto sugli stranieri che continuano a pensare all’Italia, e alla Lombardia in particolare, come luogo per far crescere i propri figli. In questa regione, dove già studia un quarto degli alunni stranieri che frequentano le scuole italiane (24,4%), le iscrizioni hanno avuto nel 2011 un incremento pari a quasi il 7%, a fronte di una media nazionale in crescita del 6%. Un dato che, seppur più contenuto rispetto agli anni passati, indica comunque una crescita. Segno di una stabilizzazione del fenomeno, ma non di una inversione di tendenza. In Lombardia inoltre ormai quasi l’80% degli stranieri coniugati vive con il partner e a Milano la percentuale di incidenza delle famiglie straniere sul totale ha superato quella degli immigrati singoli: un residente su sei è straniero, mentre una famiglia su cinque ha almeno un componente che è nato all’estero.
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5 commenti:
Ah ecco. Almeno so che quando esco di casa e mi sento soffocare nella m...a non sono pazza. Sono solo condannata.
Guarda Samuela che nel "mio piccolo" dove vivo, è così proprio come da te. Uno schifo. Il signor riccardi con la sua associazione (insieme a migliaia di altre) ci guadagna si. Gli unici a perdere siamo sempre e solo noi.
Non era il caso che il signor ministro terzomondista esternasse simili cretinate perchè di disoccupati ce ne sono a iosa. Bastano e avanzano. E si incazzano pure a sentire lui che pontifica che gli stranieri servono.
mi piace molto come la pensi in fatto di immigrazione, ti esprimi col mio stesso pensiero.
erio il padano
Erio, bisogna essere proprio davvero davvero tanto tanto caritatevoli per accettare tutto questo. Io non sono caritatevole per niente. E con certe etnie, non abbiamo proprio un tubo da spartire.
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