sabato 20 ottobre 2012
Accendiamo la luce... il tunnel sta per finire
Un commento: "Da un primo ministro che cita ad esempio di onestà, correttezza e paladino anti corruzione un emiro del Qatar possiamo solo sperare che la capacità di leggere la sua "personalissima sfera di cristallo dell'economia" (ricordate rino tommasi?) sia migliore. A Londra credo sia possibile scommettere sulla bontà della previsione, solo solo voci ma sembra sia data 30/1".
Alla ripresa mancano pochi mesi. Lo ha detto e ripetuto il premier Mario Monti al forum della Coldiretti a Cernobbio. Il presidente del consiglio ha parlato di «pochi mesi, spero pochi, che ci mancheranno all'emergere chiaro di segni di ripresa». «Il paese - ha aggiunto - ha dimostrato capacità di affrontare provvedimenti restrittivi. Ma siamo nella fase nella quale dobbiamo sforzarci perchè nulla vada sprecato in termini di fiducia, toccando con mano benefici che non si vedono e malefici che per fortuna sono stati sventati».
L'EUROPA - Monti a Cernobbio, ha anche parlato di Europa dopo il recente scontro con la Germania sulla questione del supercommissario Ue: «In passato - ha spiegato - l'Italia ha dato grandissimi contributi alla costruzione dell'Unione Europea, ma tante volte ha minacciato l'uso del suo potere di veto e poi raramente l'ha fatto. Non c'è modo migliore per incoraggiare gli altri governi a considerare l'Italia un docile tappetino da calpestare con doppia soddisfazione se si sono minacciate durezze alle quali non sono corrisposti gli atti». Per Monti dunque, in Europa bisogna «picchiare i pugni sul tavolo» ma «ci sono persone che sono più dure di quei tavoli. L'ultimo Consiglio europeo, ma anche gli altri - ha precisato - non hanno mai un risultato completamente soddisfacente, si sa. Ma di nuovo c'è che il gioco dei Paesi è diventato più equilibrato, più simmetrico e meno dominato da un solo Paese, di quanto fosse nel recente passato».
LA LEGGE DI STABILITÀ - È la vigilia di una settimana importante per il professore, che lo vedrà incontrare, in un confronto che verterà anche sulla legge di stabilità, i leader politici Casini (lunedì), Alfano-Berlusconi (martedì) e Bersani, alle prese in questi giorni con le primarie. Sul tavolo del premier e del Governo c'è la legge di stabilità su cui da più parti vengono chieste modifiche. All'indomani dell'apertura dello stesso presidente del Consiglio circa la possibilità di correttivi, purchè «a saldi invariati», lo stesso concetto è stato ribadito dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. «Se il Parlamento vorrà modificare» il ddl stabilità «siamo disponibili come ha già detto Monti» ha puntualizzato. Il termine per le proposte di modifica è fissato al 31 ottobre, ma i partiti stanno già affilando le armi per la battaglia parlamentare. Obiettivo togliere la retroattività delle detrazioni e, se le risorse sono necessarie, sterilizzare completamente l'aumento dell'Iva che scatta a luglio. Ma anche questa volta a Cernobbio Monti ha sottolineato che non bisogna «sprecare la fiducia» raccolta con la «quantità concentrata di provvedimenti restrittivi» che «il Paese ha saputo sopportare, forse comprendendo che ce ne era la necessità».
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