venerdì 21 settembre 2012

Sulla salvifica "spending review"

Un commento: "Innanzi tutto il premier ed il resto della cricca si ricordano di essere italiani? quindi dite: Revisione delle spese- Ciò detto è solo una delle tante balle del Monti così come balle al cubo furono: Salva Italia, Fase1, Fase2 Cresci Italia, Liberalizzazioni, Lotta alla Evasione, Lotta alla corruzione (è aumentata a dismisura), Decreto Passera una balla colossale, Decretone (declassato a decretino) Balduzzi ogni traccia già sparita, Luci varie e fantasiose in fondo al tunnel e via di questo passo. Balle su Balle."


Nel rendiconto della Camera invariate le spese per i pasti, le telefonate e i viaggi dei deputati. Calano sensibilmente quelle per i quotidiani e per le pulizie. C'è ancora da aspettare per la spending review alla Casta. Gli attuali deputati possono dormire sonni tranquilli. I tagli, se il prossimo governo procederà sulla linea Monti, si faranno solo nel 2014. Nel frattempo la Camera , cioè noi, continuerà a pagare per assicurare un pasto caldo, i viaggi e le spese del telefonino che gli onorevoli usano ogni giorno. Repubblica ha dato un'occhiato al rendicondo del bilancio interno di Montecitorio che la settimana prossima sarà approvato dall'Ufficio di Presidenza: un bilancio da 1 miliardo e 790 milioni l'anno. Ecco le singole voci: daremo ai deputati 3,5 milioni e mezzo per garantire ai deputati il pranzo a prezzi popolari. Sì, perchè per risotto alla pescatora e salmone con patate lesse e bevande 20 euro sono troppi: loro pagano la metà e l'altra la mette la Camera. Stesso discorso per il filetto, contorno e frutta. Quando nel 2014 la spending review andrà a regime risparmieremo 2,5 milioni di euro l'anno. Intanto per la bouvette sono stati messi a bilancio 540 mila euro. Nessun taglio nel 2012 anche per il capitolo "rimborso spese di viaggi dei deputati": verranno rimborsati 8,5 milioni di euro e 800 mila euro agli ex eletti (anche loro hanno questo benefit). Restano invariate anche le spese per la manutenzione ordinaria degli edifici della Camera (13,8 milioni di euro) e per la telefonia mobile ad appannaggio di onorevoli e funzionari (550 mila euro l'anno). Le spese che calano, invece, sono quelle per i giornali (da 590 mila si è scesi a 300 mila euro l'anno); per le pulizie e lavanderia (da 7 milioni a 6 milioni e 930 mila euro), per la cancelleria (quasi 100 mila euro in meno), il circolo Montecitorio e la Fondazione della Camera.

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