giovedì 14 gennaio 2021

Vi piaceva

 Quando vi ha salvati dalle elezioni, vi andava bene. Quando vi ha permesso di mettere in piedi il Governo accozzaglia, quello che secondo le dichiarazioni trancianti di tutti non sarebbe mai dovuto nascere,  vi andava bene. "Se cade il Governo la mia esperienza finisce qui, non ci sarà un Conte bis" affermava mellifluo il giurista inurbato di Volturara Appula. "L'ho detto e lo ripeto, nessun Governo con i 5 stelle" tuonava, perentorio, dal podio, Zingaretti. "Mai con il partito di Bibbiano" il coro unanime degli onesti. Poi, però, vi siete lasciati sedurre. Vi ricordiamo tutti, boriosi ed  intenti ad aprire e chiudere forni, a fare i bulli con le opposizioni che "a votare non si va!". Ricordiamo bene quando, con malcelato godimento, ridacchiavate per averla fatta franca ancora una volta, per aver salvato poltrona, stipendio e scampoli di potere (che non sapete nemmeno far fruttare a dovere perchè non siete in grado di comprenderne portata ed implicazioni, tanto siete ignoranti).


Era bello, allora. Dopo anni ad insultarlo, festeggiando anche l'arresto dei suoi genitori, all'improvviso per gli onesti era diventato bello. Era bello, allora, quando vi ha permesso di prendervi gioco di chi voleva andare a votare. Era bello, allora, quando vi ha consentito di trattenere, rocambolescamente, il privilegio che vi stava scivolando tra le dita. Andava bene, allora. Ha saputo cogliere la vostra paura di finire prematuramente nell'oblio e voi vi siete lasciati condurre da lui verso la responsabilità. Vi piaceva, ah se vi piaceva! Quanti sorrisi e pacche sulle spalle... Era sempre lui, eh! Era quello del referendum del 2016 anche allora. Quello che doveva lasciare la politica e non l'ha fatto. Quello ammanicato con i poteri forti. Quello che fa i giochetti. Solo che quando i giochetti li faceva insieme a voi, vi piaceva di più. Eh, lo capisco. E capisco anche che, se necessario, sarete pronti ad un nuovo inciucio nel nome della vostra priorità massima: la poltr... ehm, il bene del Paese. Dopo tanto meretricio, rimane un dubbio: cosa vi aspettavate esattamente da Matteo Renzi e con quale coraggio lo insultate.


Tratto dalla bacheca di Dalila Di Dio

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