sabato 9 gennaio 2021

Dove abiterà il rifiuto?

"Mentalmente instabile" dichiara la Awomen Nancy Pelosi, "Sempre più isolato" recita salmodiante la stampa genuflessa ai signori e alle signore della Restaurazione. "Ceda i codici nucleari" intima la Pelosi, perchè certo, Trump, ora potrebbe scatenare una guerra atomica, dopo il golpe de noantri con tanto di elmi da Attila, pellicciotti indossati a torso nudo e l'assenza inspiegabile di Diego Abatantuono. Non si può non pensare alla celebre  frase di Marx, "La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa". Tutto oggi è farsa, ma dentro nella farsa c'è anche qualcosa di molto serio ed è bene tenerlo fermo in mente. La falange unita degli esecratori di Trump che per quattro anni ha voluto fargli lo scalpo ora, con bave alla bocca, cerca di prendersi la rivincita. Intanto va eliminato dai social. Awoman Michelle Obama ha già emesso un editto in cui chiede che non abbia più accesso a nessuna piattaforma social. Nell'era della comunicazione via internet l'eliminazione dalle sue piattaforme equivale alla consegna alla Siberia messa in atto dall'Unione Sovietica nei confronti dei dissidenti del regime. 


I signori e le signore dell'inclusivismo sono fatti così, perorano, come già era chiaro nel 1975 a un titano come Eric Voegelin, "L'intransigenza in nome della tolleranza, la libertà di pensiero grazie al soffocamento del pensiero del nemico, l'indipendenza della ragione attraverso il martellamento della masse du peuple, fino a ottenere una cieca obbedienza alla pubblica opinione, essa prodotta dallo sbarramento propagandistico di dubbi intellettuali". Fare fuori Trump è necessario perchè nessuno come lui era riuscito a creare loro enormi impacci. Era il macigno sul quale inciampavano, e doveva, deve essere rimosso. Bisogna consegnarlo alla dannazione eterna e con lui tutti coloro che lo sostengono. I 75 milioni di americani che lo hanno votato, se potessero, li rieducherebbero nei loro campi di lavoro in cui si spiegherebbe che essere bianchi è un privilegio da espiare, che essere donna ed essere uomo è di per sè una offesa nei confronti di chi non si sente nè una nè l'altro, che libri fondamentali della storia della letteratura e della cultura occidentale, come L'Iliade, L'Odissea, La Divina Commedia, sono opere suprematiste frutto di menti ottenebrate, così come grandi film di intrattenimento che hanno coinvolto generazioni, da Via col Vento a Grease, sono sessisti, omofobi, razzisti e prima di essere visti, se potranno ancora esserlo, bisognerà farlo dopo avere subito una catechesi pedagogica esplicativa. 


Questi talebani del politicamente corretto, la nuova religione dell'umanità globalizzata,  dell'omologazione lessicale, hanno capito fin da subito che Donald Trump rappresentava un reale pericolo per il loro progetto di egemonia culturale totalitaria. Doveva essere fatto fuori, deve essere fatto fuori. Coperto di fango, di ignominia. Carthago delenda est. Le nuove parole d'ordine sono già state tutte forgiate nel nuovo ordine che si impone come ritorno dell'uguale, progetto solo frenato e di cui ora, la Restaurazione, riavvia le rotative. Starà a Trump reinventare uno spazio possibile, se ci riuscirà, per l'abitabilità del dissenso, del rifiuto  nei confronti del Behemoth della finta tolleranza, questo violento, intransigente e spietato livellatore che ci vuole tutti sudditi belanti.


Niram Ferretti 

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