giovedì 7 gennaio 2021

Dall’america

Mentre in molti si soffermano sulle foto dell'irruzione a Capitol Hill di un gruppetto di persone guidate da uno strambo Toro Seduto, io guardo questa foto. Perché come al solito telecamere ed occhi sono voltati dalla parte sbagliata. Le prime per interesse, i secondi per ingenuità. A Washington è accaduto qualcosa di storico. Migliaia di cittadini americani si sono riversati nelle strade della capitale statunitense per dare un messaggio che va ben al di là del semplice supporto a Donald Trump. Qui infatti non c'entra più la contrapposizione tra democratici e repubblicani. Quel bipolarismo, che per decenni ha offerto agli USA e al resto del mondo la stessa ricetta (al sapore di bombe), è arrivato al capolinea. Esattamente come la vecchia dicotomia destra-sinistra.


Milioni di americani non credono più al sistema vigente. Ne rifiutano i dogmi e ne disconoscono i rappresentanti. Ne hanno subito la follia ideologica, dai disastri della globalizzazione alla gestapo del politically correct, fino alla macelleria sociale in nome dell'alta finanza. Queste elezioni segnano uno spartiacque nella storia americana e, dunque, occidentale. Quella che nel 2016 era una profonda crepa oggi è una voragine. E, come al solito, c'è chi fa finta di non capire. I grandi media possono urlare e strapparsi i capelli quanto vogliono, ma questa gente non li considera più. Non li ascolta più. E come biasimarli, dato che  sono stati dipinti da quegli stessi media come fascisti, razzisti e trogloditi per anni?


Con quale faccia i prezzolati trombettieri di regime invocano la pace e l'unità, quando per mesi hanno incensato teppisti, squadristi e saccheggiatori spacciandoli per paladini dei diritti civili? Con che coraggio parlano di attacco alla democrazia, quando ogni giorno sputano sul popolo, censurano il pensiero altrui e lodano poteri sovranazionali svincolati da governi e parlamenti? Lasciate che passi il solito teatrino di lacrime a comando. Lasciate che l'aria attorno a voi si riempi di grida indignate e dello stridio di unghie sui vetri. Lasciate che i dormienti si agitino sotto le loro coperte, sbracciando e colpendo l'aria. La Storia sta per compiere una delle sue acrobazie. Non perdetevela.


Matteo Brandi

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