venerdì 3 maggio 2013
Vorrei ma non posso (i moralisti)
Doveva essere abolita, cancellata con un rapido tratto di penna dal bilancio sparagnino della Regione Sicilia. E invece la Tabella H, il capitolo di bilancio simbolo di Mamma Regione che ogni anno elargisce fondi a pioggia a enti e associazioni, è rimasta saldamente al suo posto. “L’hanno voluta i deputati, io volevo cambiare le regole” si è difeso il governatore Rosario Crocetta, che aveva annunciato la morte definitiva di quel capitolo di spesa dalle mille indiscriminate mance. Secondo i piani del presidente le associazioni meritevoli del contributo regionale dovevano essere individuate dal governo dopo un’attenta istruttoria. Il Parlamento però ha storto il naso. “Onorevoli colleghi, ve la sentite voi di togliere i contributi a queste associazioni?” apostrofava l’aula Totò Cordaro del Cantiere Popolare. Nossignore. Gli onorevoli colleghi dell’onorevole Cordaro ovviamente non se la sono sentita. E l’onorevole mancia da 25 milioni di euro (8 in meno rispetto agli anni passati) è rimasta al suo posto. “Hanno diminuito i contributi alle associazioni che si occupano del sociale mantenendo mance ad una serie di enti di cui non si scorge l’utilità” denuncia Giancarlo Cancelleri del Movimento Cinque Stelle. “Abbiamo deciso – continua Cancelleri – di istituire un osservatorio sulla Tabella H per capire questi contributi a sei cifre come vengono utilizzati e da chi”.
Nel frattempo però enti come la fondazione Federico II tirano un sospiro di sollievo: alla fondazione molto cara al deputato del Pdl Francesco Cascio saranno destinati 264 mila euro per “lo svolgimento dei propri fini istituzionali”. Quali fini istituzionali? Le visite a Palazzo dei Normanni. Contributo confermato, ma ribassato di duecentomila euro, anche per il Coppem: il Comitato permanente per il paternariato euro mediterraneo incasserà quest’anno 470 mila euro per “promuovere la cooperazione e lo sviluppo locale”. Quasi un regalo alla precedente maggioranza dato che sul sito web dell’ente si scopre che il presidente è stato, finché è rimasto in carica, l’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo, attualmente imputato per mafia a Catania. L’accusa di riciclaggio è finita invece in prescrizione già nel 2009 per il professor Sandro Musco, già consulente dell’ex presidente siciliano Rino Nicolosi, oggi fondatore e presidente dell’Officina di Studi Medievali, associazione a cui spetteranno 250 mila euro di soldi pubblici. Settantotto mila euro invece saranno elargiti all’associazione Lapidei Siciliani, mentre all’associazione siciliana Emigrati e Famiglie spetteranno 45mila euro. Sessantasei mila euro garantiranno anche l’esistenza dello storico Istituto Internazionale del Papiro, mentre 84mila euro rimpingueranno invece le casse della sede palermitana dell’essenziale Società Siciliana di Storia Patria presieduta dall’onnipresente Gianni Puglisi, recordman italiano degli incarichi. Il parlamento non ha dimenticato l’importanza dell’Istituto superiore del giornalismo, finanziandolo con 343mila euro, quasi la stessa cifra devoluta all’Autodromo di Pergusa.
Trentamila euro serviranno invece per il funzionamento del centro regionale della fauna selvatica mentre ammonta a ben 415 mila euro il contributo per far sopravvivere la sagra del mandorlo in fiore, i carnevali di Sciacca, Acireale, Termini Imerese, Misterbianco, Barcellona Pozzo di Gotto, Trecastagni e Partanna Mondello, e il leggendario presepe vivente di Custonaci. Esiguo, appena 20 mila euro, il contributo al museo delle ceramiche di Burgio, piccola cittadina di duemila abitanti in provincia di Agrigento, che ha dato i natali a Nelli Scilabra, giovane assessore alla formazione di Crocetta. Al centro Ettore Majorana di Erice finiscono invece ben duecentomila euro: il fondatore del centro è Antonino Zichichi, l’ex assessore ai beni culturali silurato da Crocetta dopo poche settimane dalla nomina. Il governatore avrebbe voluto sostituirlo con il mecenate Antonio Presti, che però ha rifiutato. In compenso nella Tabella H ci sono anche 80 mila euro per l’associazione Fiumara d’Arte che fa capo proprio a Presti, padrone di casa di Crocetta, dato che il governatore ha fissato la sua residenza all’Atelier sul Mare di Tusa, l’incantevole albergo museo realizzato dal mecenate messinese. Chiude l’elenco delle maxi mance l’Accademia dei zelanti e dei dafnici di Acireale che beneficerà di ben 96mila euro. Qualcuno potrebbe chiedersi: a cosa serve l’Accademia? Il presidente Giuseppe Contarino lo spiega zelantemente sul sito web. “Mette a disposizione di tutti ciò che possiede per fermare l’imbarbarimento e aiutare a crescere. L’Accademia vuole offrire a tutti solidarietà e incentivi per realizzare un nuovo umanesimo”. Chapeau.
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