martedì 11 dicembre 2012
L'ingerenza della culona nazista... e non solo di lei
Bhe, avevo deciso di non votare o di andare a votare dando un voto di protesta a Grillo... ora ci sto ripensando. Anche se Berlusconi s'è fatto buttare fuori a calci nel culo, anche se ha sbagliato a votare a favore di una cinquantina di fiducie di monti... tutto questo accanimento solo contro una persona, non sta nè in cielo e nè tantomeno in terra. E chi cazzo è la culona per dire no alla candidatura di Berlusconi? Dovrebbero essere gli italiani a decidere chi mandare al governo. La tedesca che pensi ai fatti di casa propria.
«Ma a noi che ci importa dello spread? È un imbroglio, un'invenzione» Silvio Berlusconi-choc all'indomani del crollo dei mercati italiani che hanno reagito con un pesante ribasso alle dimissioni di Mario Monti e all'annuncio del ritorno in campo del Cavaliere.
LA UE E MONTI - Durante la telefonata su Canale Cinque l'ex premier ha risposto con un «neanche per sogno» a chi gli ha chiesto se il suo ritorno in scena preoccupi l'Ue. «Fin quando a rappresentare Italia ero io, ero uno tra i due o tre capi di governo più autorevoli, l'unico che veniva dalla trincea del lavoro. Certo - osserva - mi opponevo alle richieste tedesche come quelle che hanno quasi portato la Grecia alla guerra civile». Per Berlusconi, l'economia italiana «è molto peggiorata» con il governo «germanocentrico» di Mario Monti. «Il Pil è sceso del 2% con questo governo, tutti gli indicatori sono peggiorati». Dichiarazioni, dunque, che hanno trovato la risposta del ministro degli esteri tedesco Westerwelle che ha spiegato «Una cosa non accetteremo: che la Germania sia fatta oggetto di una campagna elettorale populista». Con la Mekel che da Berlino esprime pieno sostegno a Mario Monti e «quello che ha messo in campo per le riforme».
LA TESI - Ed è proprio della Germania che l'ex premier ha parlato: «Siamo andati avanti da quando c'è l'euro a pagare il 4,3% - ha osservato Berlusconi - la Germania il 3,3%. Poi però la Germania ha deciso di fare una cosa nel suo interesse, ordinando di vendere tutti i titoli del tesoro italiani. A quel punto, i fondi americani e internazionali hanno pensato che se la Germania vende, ci sarà sotto qualcosa e hanno iniziato a vendere anche loro». «Gli investitori, dunque, per investire nel nostro debito pubblico e in quello dei paesi "cicala" hanno ritenuto di chiedere un premio per il rischio, anche solo teorico, che correvano, chiedendo il 14% alla Grecia, il 7% al Portogallo ed il 6% a noi. La Germania ha approfittato di questo e forte del suo debito sovrano solido ha abbassato i tassi dell'1%. Ma a noi - ha ribadito - cosa importa?»
LISTE E ALLEANZE - «Abbiamo deciso di presentare un movimento con una forte immissione di forze nuove con un 50% di candidati del mondo delle imprese, del lavoro e delle professioni, un 20% di amministratori locali rieletti e che hanno saputo ben lavorare e un 10% di nuove persone del mondo della cultura, dell'università e dell'arte. Ci sarà infine un 10% dai nostri parlamentari attuali». Berlusconi ha quindi annunciato un incontro con Roberto Maroni in serata per discutere dell'alleanze con la Lega.
SQUINZI - «Siamo nel campo delle opinioni personali. Lo spread è importante perchè impatta direttamente sul costo del nostro debito pubblico», ha commentato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi aggiungendo di aspettarsi dalla tornata elettorale «un governo stabile».
PASSERA - Lo spread «non è l'unico indicatore ma è un indicatore importante», spiega il ministro dello Sviluppo Corrado Passera che dice come su tale questione «probabilmente Berlusconi è stato male inteso».
BERSANI - «Magari fosse solo fantasia», dice Pier Luigi Bersani replica così ai cronisti, mentre lascia la sede del Pd, ad una domanda sulle affermazioni di Silvio Berlusconi.
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6 commenti:
No, io per questo qui non voto, ODIO la sua visione del mondo e vivo nel luogo che più ne risente, però mi chiedo: se invece di B. ci fosse una VERA destra, come farebbero a rompere le palle? Non mi risulta che Fiore ad esempio sia indagato. Se andrò all'estero e mi chiederanno se voto B. risponderò: no, voto l'equivalente italiano di Alba Dorata, cediamo che faccia fanno. In fondo il problema è B., mica le idee diverse dal mainstream del quarto reich, no? Questo è un paese di mentecatti dove il 90% guarda il dito, peccato che la luna cadrà addosso anche al restante 10%.
Oh, romperebbero le palle di più. Hai voglia. Samuela, ti giuro, non volevo votarlo. Se SOLO tutti avessero taciuto. Ma non ha taciuto nessuno. E continuano a non tacere. Ecco, lo voterò per questo. Sbagliando, lo so. E me ne farò pure un cruccio. Ma due cose sono certe. O c'è il commissariamento o ci va la sinistra. Quindi, in pratica non farei manco danno. Perchè così è. Se ci pare e se anche non ci pare.
Elly, c'è ancora chi crede che B. sia inviso agli stranieri perchè è un mafioso che va a puttane. Sono più di 15 anni che ho capito che le cose non stanno così, e io non sono particolarmente intelligente...
Tra l'altro nessuni che vada a vedere cosa facevano i tedeschi quando a governare era lo svenditore Prodi. Ad esempio che in Germania i concessionari non potevano vendere auto Fiat. Ad esempio....
La verità è che hanno fiutato l'aria che tira: l'elettore medio italiano è a maggorianza di destra e B. che è una pseudodestra farlocca (se avesse avuto un minimo di attributi, avrebbe tenuto duro e non ci avrebbe messo nelle fauci di Monti per un anno) fa paura, non per quello che è e che fa, ma per la paura che eliminato lui, si facciano avanti quelli che piacciono a Samuela.
Ogni oscillazione di antieuropeismo ogni critica anche superficiale, come quella che ha fatto oggi sullo SPREAD che è un imbroglio, li fa tremare.
Nessie, quelli piacciono pure a me... ma dalle nostre parti dove diavolo sono? Sono solo 4 gatti anche se sono duri. In ogni caso, a torto (mio) o a ragione, lo rivoto perchè non abbiamo purtroppo un partito che somigli a quello di Alba Dorata.
Ma infatti uno dei mali più grandi che B. ha fatto al Paese è di abortire ogni possibilità di un vero partito di destra, e anche di avere tirato fuori la peggior anima della Lega, quella per cui la questione cruciale della diversità territoriale è una mera faccenda di danè e di industrialismo da quinto mondo. Se gli Italiani fossero un popolo o perlomeno un palinsesto di persone ragionanti capirebbero che B. è il mezzo, non il fine, e userebbero la sua presenza allo stesso modo.
D'altro canto se qualcuno fosse interessato a guardare le ragioni reali dell'avversione a questo omuncolo basterebbe una campagna informativa su un certo Enrico Mattei. Uomo integerrimo, inattacabile. Eppure...
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