“In definitiva se i carrozzieri, gli avvocati, i patrocinatori stragiudiziali, i medici, i periti e l’associazione delle vittime della strada protestano energicamente, il sottosegretario Vicari difende altrettanto energicamente le norme sull’Rc Auto contenute nel decreto: almeno una persona è convinta della bontà del decreto, già, perchè anche le compagnie non ne sono più tanto convinte”, ha continuato Cipriano. “Invitiamo il sottosegretario prima della conversione in legge del decreto, a ricevere una delegazione di esperti professionisti del settore Rc Auto e rappresentanti delle vittime della strada - conclude il presidente Aneis – al fine di acquisire maggiori conoscenze ed elementi di valutazione onde evitare interventi a strenua difesa di norme per molti aspetti incostituzionali, comunque penalizzanti soprattutto per i cittadini danneggiati e per oneste categorie di lavoratori. Norme, come da oltre un decennio siamo abituati a vedere e subire, tutte a favore della lobby delle compagnie assicuratrici“. Intanto prosegue l’iter parlamentare del decreto Destinazione Italia – giovedì 23 è il termine per la presentazione degli emendamenti -, ma finora le aperture degli esponenti del Pd sono state solo in favore della parte della normativa avversa ai carrozzieri. Nessun accenno, invece, ai danni che deriverebbero ai cittadini tutti in quanto potenziali infortunati. A tutto vantaggio delle compagnie assicurative, a partire da UnipolSai che controlla oltre il 30% del mercato e che oltre a risparmiare sui risarcimenti, può fare leva proprio sulla normativa favorevole al settore per tirare su il prezzo dei premi Rc Auto da 1,2 miliardi di euro che sta vendendo al gruppo Allianz per ottemperare alle richieste dell’Antitrust.
giovedì 23 gennaio 2014
Piccoli favori tra amici
Levata di scudi dell’Associazione nazionale esperti infortunistica stradale (Aneis) contro la riforma della Rc Auto predisposta in fretta e furia dal governo Letta a fine 2013 con una normativa che fa acqua da tutte le parti inserita a forza nel decreto Destinazione Italia. La protesta è arrivata per bocca del presidente dell’Associazione, Luigi Cipriano, che ha attaccato duramente il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, entusiasta sostenitrice della nuova legge contenuta nel decreto in corso di conversione proprio in questi giorni. “E’ bello sapere che il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, è soddisfatta di tutte le novità sull’Rc Auto introdotte, causa l’urgenza, con decreto legge – ha esordito Cipriano – E’ rassicurante sapere che finalmente i testimoni di un sinistro, non indicati nel frettoloso e spesso incompleto rapporto della Polizia intervenuta per i rilievi, non saranno ammessi ‘in questo modo mettendo uno stop alle testimonianze di comodo’ e rincuora sapere che il diritto al risarcimento decadrà in caso di richiesta presentata oltre novanta giorni dal fatto e così, finalmente, le compagnie potranno archiviare il caso in modo da evitare le denunce tardive. Insomma, giustizia è fatta”.
“In definitiva se i carrozzieri, gli avvocati, i patrocinatori stragiudiziali, i medici, i periti e l’associazione delle vittime della strada protestano energicamente, il sottosegretario Vicari difende altrettanto energicamente le norme sull’Rc Auto contenute nel decreto: almeno una persona è convinta della bontà del decreto, già, perchè anche le compagnie non ne sono più tanto convinte”, ha continuato Cipriano. “Invitiamo il sottosegretario prima della conversione in legge del decreto, a ricevere una delegazione di esperti professionisti del settore Rc Auto e rappresentanti delle vittime della strada - conclude il presidente Aneis – al fine di acquisire maggiori conoscenze ed elementi di valutazione onde evitare interventi a strenua difesa di norme per molti aspetti incostituzionali, comunque penalizzanti soprattutto per i cittadini danneggiati e per oneste categorie di lavoratori. Norme, come da oltre un decennio siamo abituati a vedere e subire, tutte a favore della lobby delle compagnie assicuratrici“. Intanto prosegue l’iter parlamentare del decreto Destinazione Italia – giovedì 23 è il termine per la presentazione degli emendamenti -, ma finora le aperture degli esponenti del Pd sono state solo in favore della parte della normativa avversa ai carrozzieri. Nessun accenno, invece, ai danni che deriverebbero ai cittadini tutti in quanto potenziali infortunati. A tutto vantaggio delle compagnie assicurative, a partire da UnipolSai che controlla oltre il 30% del mercato e che oltre a risparmiare sui risarcimenti, può fare leva proprio sulla normativa favorevole al settore per tirare su il prezzo dei premi Rc Auto da 1,2 miliardi di euro che sta vendendo al gruppo Allianz per ottemperare alle richieste dell’Antitrust.
“In definitiva se i carrozzieri, gli avvocati, i patrocinatori stragiudiziali, i medici, i periti e l’associazione delle vittime della strada protestano energicamente, il sottosegretario Vicari difende altrettanto energicamente le norme sull’Rc Auto contenute nel decreto: almeno una persona è convinta della bontà del decreto, già, perchè anche le compagnie non ne sono più tanto convinte”, ha continuato Cipriano. “Invitiamo il sottosegretario prima della conversione in legge del decreto, a ricevere una delegazione di esperti professionisti del settore Rc Auto e rappresentanti delle vittime della strada - conclude il presidente Aneis – al fine di acquisire maggiori conoscenze ed elementi di valutazione onde evitare interventi a strenua difesa di norme per molti aspetti incostituzionali, comunque penalizzanti soprattutto per i cittadini danneggiati e per oneste categorie di lavoratori. Norme, come da oltre un decennio siamo abituati a vedere e subire, tutte a favore della lobby delle compagnie assicuratrici“. Intanto prosegue l’iter parlamentare del decreto Destinazione Italia – giovedì 23 è il termine per la presentazione degli emendamenti -, ma finora le aperture degli esponenti del Pd sono state solo in favore della parte della normativa avversa ai carrozzieri. Nessun accenno, invece, ai danni che deriverebbero ai cittadini tutti in quanto potenziali infortunati. A tutto vantaggio delle compagnie assicurative, a partire da UnipolSai che controlla oltre il 30% del mercato e che oltre a risparmiare sui risarcimenti, può fare leva proprio sulla normativa favorevole al settore per tirare su il prezzo dei premi Rc Auto da 1,2 miliardi di euro che sta vendendo al gruppo Allianz per ottemperare alle richieste dell’Antitrust.
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