DETENUTI DI SERIE A E SERIE B? - «Non c’è dubbio che si tratta di una vicenda molto delicata sulla quale è bene si faccia chiarezza a anche in tempi molto rapidi. Il ministro deve chiarire il senso di quelle parole e fugare ogni dubbio sul fatto che in Italia non ci sono detenuti di serie A e detenuti di serie B», ha commentato Danilo Leva, responsabile nazionale Giustizia del Pd: «Ci sono migliaia di detenuti che non hanno voce e che non volto - ha aggiunto - e le istituzioni devono essere vicine a tutti».
RIFERISCA ALLE CAMERE - Il Guardasigilli si sarebbe occupato delle condizioni di salute di Giulia Ligresti, l’unica ad aver patteggiato fino ad ora, che pochi giorni dopo la promessa di un interessamento sarebbe di fatto stata trasferita agli arresti domiciliari. «Io sto alla nota della procura di Torino che esclude categoricamente qualsiasi tipo di interferenza - precisa Leva - Credo che il ministro Cancellieri debba venire a riferire alle Camere, chiarendo tutti i contorni di questa vicenda, poi valuteremo con grande attenzione».
NON PRIMA DI MERCOLEDÌ - L’intervento non dovrebbe avvenire a breve: sabato Cancellieri sarà impegnata a Chianciano per il congresso dei Radicali, lunedì e martedì a Strasburgo per fare il punto sul piano da presentare entro maggio 2014 dopo la sentenza della Corte Europea che ha condannato l’Italia per trattamento inumano nelle carceri. Il ministro al momento sceglie di mantenere il silenzio sulla vicenda rimanendo ferma sulla linea già indicata giovedì con la nota ufficiale: nessuna interferenza ma soltanto un intervento «doveroso» dopo una segnalazione.
DOPO VALUTEREMO - «Siamo in una fase - ribadisce Leva - in cui in molti cercano di strumentalizzare la vicenda, piegandola anche a logiche particolari, ma per il bene del Paese, il ministro Cancellieri deve riferire all’Aula e, a seguito di quanto lei dirà, dei contenuti della sua relazione, con grande senso di responsabilità ogni forza politica dovrà fare le sue valutazioni e anche noi faremo le nostre». Ironico, via Twitter, Antonio Funiciello, membro della segreteria Pd e vicino a Matteo Renzi: «Il ministro Idem impiegò 10 giorni a dimettersi. Alfano 10 giorni per non dimettersi. Vediamo quale record batterà il ministro Cancellieri».
DIFESA DEL PDL: COME BERLUSCONI-RUBY - A difendere il ministro Cancellieri provvede il Pdl, con la deputata Jole Santelli che ribadisce la posizione del partito: «Al ministro Cancellieri solidarietà, condizionata al riconoscimento che uguale correttezza di comportamento debba essere riconosciuta al presidente Berlusconi, condannato a sette anni per condotta identica». Il riferimento è alla condanna, nel giugno scorso, dell’ex premier per concussione nell’ambito del caso Ruby. Santelli critica il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Enrico Letta invitandoli a esprimere una difesa analoga a quella riservata al Guardasigilli anche nei confronti del leader del Pdl: «In Italia - conclude il sottosegretario al Lavoro - giudizio penale e giudizio morale sono dati in relazione alle condotte o ai soggetti che le compiono? Un atto di correttezza dovuto al popolo italiano».
PERSONA CORRETTA E PULITA - Intanto emerge dai verbali che Gabriella Fragni, la compagna di Salvatore Ligresti che si era rivolta al ministro, ha definito Cancellieri come persona «assolutamente corretta e pulita, che non farebbe mai nulla controcorrente o, meglio, contrario ai suoi doveri istituzionali».
PELUSO CONTRO LIGRESTI? - E anche che i pm di Torino che stanno indagando sulla vicenda hanno cercato di capire se Peluso, figlio del ministro Cancellieri, abbia avuto «l’intento di escludere l’azionista di riferimento (i Ligresti) o abbia fatto emergere lacune (e quindi falsità) relative ai bilanci degli anni precedenti».
2 commenti:
Ma come? Manco un'intercettazioncina-ina-ina su questa faccenda?
L'avranno distrutta? Poi, dai, su, che male c'è a scarcerare qualcuno che ha regalato milioni di euro a tuo figlio? Su, non scherziamo!
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