giovedì 18 aprile 2013

Crimini della ue


«Neppure nei miei incubi peggiori mi sarei aspettato una situazione del genere. Siamo ormai al punto in cui i bambini arrivano a scuola affamati. Le famiglie hanno difficoltà non solo con il lavoro, ma a sopravvivere». Leonidas Nikas è il direttore di una scuola elementare di Atene. Racconta quello che vive tutti i giorni. Scene che qualche tempo fa in Europa erano ritenute impensabili e ora, a causa della crisi economica che ha colpito il Paese, è diventato una realtà quotidiana. Bambini che a scuola cercano cibo nella spazzatura, altri che chiedono ai compagni gli avanzi della merenda, o bimbi piegati in due per i crampi della fame o che svengono.

FAME - Si calcola che circa il 10% degli studenti di scuole elementari e medie abbia sofferto la fame lo scorso anno. Le testimonianze, raccolte dal New York Times, confermano questi numeri. «La Grecia è ora al livello di alcuni paesi africani», spiega Athena Linos, docente della facoltà di medicina di Atene. Alexandra Perri, insegnante in una scuola di Acarne, rincara la dosee: almeno 60 dei suoi 280 studenti soffrono di malnutrizione. «Quest'anno i casi di malnutrizione sono aumentati moltissimo. Un anno fa non era così».

PROGRAMMA PILOTA - Secondo un rapporto dell'Unicef del 2012, tra le famiglie greche più povere con bambini oltre il 26% ha una dieta economicamente debole. Il fenomeno è evidente soprattutto tra gli immigrati, ma si sta diffondendo anche tra i greci nelle aree urbane. L'anno scorso l'ong Prolepsis ha dato il via a un programma pilota con cui ha fornito panini, frutta e latte a 34 scuole pubbliche, dove oltre la metà delle 6.400 famiglie aveva problemi di fame media o grave. Dopo il programma, che quest'anno è stato esteso a 120 scuole e 20 mila bambini, la percentuale è scesa al 41%.

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