sabato 9 marzo 2013
Terra di nessuno, soldi di nessuno
In questi giorni, oltre 20 mila immigrati si sono visti consegnare un assegno di 500 euro come “liquidazione”, mentre gli Italiani non trovano lavoro, i giovani non hanno una casa e gli anziani faticano ad arrivare a fine mese. A Pisa, 22 di questi ”ragazzi”, per lo più spacciatori o dediti al crimine – le cronache sono piene di reati commessi da questi cosiddetti profughi – hanno occupato il Centro Accoglienza della Croce Rossa in via Pietrasantina, chiuso dopo che per quasi due anni i sedicenti profughi della guerra libica – nessun libico tra loro – vi sono stati mantenuti e stipendiati con 46€ al giorno.
A sostenere la loro prevaricazione ci sono le solite associazioni che vivono sul business immigrazione, in questo caso Africa Insieme, Rebeldìa, Unione Inquilini (immigrati) e qualche studente perditempo della imperdibile facoltà di – udite udite – Scienze della Pace. Un gruppo di persone che da sempre mangiano nel sociale e si nutrono di degrado. “Come abbiamo già detto, il periodo di accoglienza garantito ai profughi di guerra è scaduto il 28 febbraio – spiega l’ineffabile Sergio Bontempelli di Africa Insieme – Dovrebbe essere un fatto positivo se nell’arco dei due anni, le istituzioni competenti avessero portato avanti dei percorsi, in grado di dare un’autonomia lavorativa e abitativa a queste persone. Invece la Croce Rossa ha speso 600 mila euro per allestire un campo profughi che è una discarica a cielo aperto, ‘parcheggiandoli’ senza occuparsi di una loro integrazione”. Capito? Due anni mantenuti a 46€ al giorno cadauno, non sono bastati. Dovevamo occuparci della “loro integrazione”. Come signor – si fa per dire – Bontempelli, portandogli in dono le nostre donne? Dando loro i lavori che non abbiamo?
Il folle personaggio prosegue nella sua ridicola arringa: “Questi ragazzi sono abbandonati a sé stessi e non hanno nessuna garanzia per il loro futuro – prosegue Bontempelli – i 500 euro di ‘buonuscita’ sono sufficienti solo per qualche settimana”. Non sono sufficienti. Poi arriva il pezzo forte: “Ho conosciuto i ragazzi 2 anni fa – afferma Fabio Ballerini, studente di Scienze per la Pace – e io come altri li abbiamo aiutati in un percorso di integrazione sociale, perché quello previsto dalle istituzioni è ridicolo: 4 ore alla settimana per imparare l’italiano e poi basta. La loro giornate sono alienanti, ad oggi solo 6 di loro hanno la possibilità di svolgere un tirocinio a San Rossore, anche se non sappiamo ancora tempistiche, scadenze etc. C’è molta disorganizzazione e indifferenza da parte degli organi competenti su questo argomento. Parliamo di ragazzi che nella loro vita hanno dovuto affrontare molti problemi, perdendo affetti e amici. In questi anni si sono uniti diventando una grande famiglia, non li si può mandar via senza nessuna umanità e certezza per il loro futuro”. A dimostrazione che lo studio a cervelli di dimensioni modeste, fa male. Soprattutto lo studio di materie così pressanti e fondamentali come “scienze della pace”.
Qual è l’apporto che un laureato in “scienze della pace” dà al paese che l’ha fatto studiare, a parte gozzovigliare giorno e notte – forse più la notte – con i suoi amichetti africani nullafacenti? Nessuno. L’immigrazione è un business. Un grande business del quale vivono centinaia di persone inutili come quelle citate in questo post. Persone inutili e dannose alla società. Persone che, con i loro discorsi, mostrano quanto letale sia stata la chiusura dei manicomi.
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7 commenti:
a proposito di immigrati, leggi questo delirio:
http://triskel182.wordpress.com/2013/03/08/lamaca-del-08032013-michele-serra/
Maria Luisa
Leggo: "c’era un nugolo di ragazze africane, quasi certamente prostitute che andavano al lavoro. Erano allegre e chiacchieravano tra loro, anche in italiano. Trasmettevano: vita."
... mi piacerebbe sapere cosa ne pensa delle "escort" nostrane. Se, vedendole prova le stesse vitali sensazioni... o quelle sono solo cattive?
quelle che vanno con Berlusconi , di certo, sono pessime donne, le altre ,anche
Maria Luisa
Povero serra, mi fa quasi pena.
Scusa il mio cinismo... ma quanno ce vò ce vò.
a me fa rabbbia, invece...
comunque problema risolto:
http://www.imolaoggi.it/?p=43748
maria Luisa
Ahahahah, maddai: «In tutto abbiamo ricevuto 259 domande su un totale in Italia di circa 26 mila profughi. Dal Piemonte sono 17 per ora, tutti maschi. Provengono da Libia, Marocco, Niger. Queste persone sono emigrate per cercare un futuro migliore e hanno ottenuto il permesso solo nel mese di dicembre. Perché dovrebbero andarsene?».
E mi pare giusto. Tanto qui, ormai hanno tutto. E molto più degli italiani.
Ma sì, dai, teniamoceli stretti questi campioni di civiltà, dialogo e tolleranza!
http://www.corriere.it/esteri/13_marzo_09/pakistan-incendiate-case-cristiani_bca0f194-88aa-11e2-b463-ff37879da0fc.shtml
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