Bersani: "Presenterò ddl sull'ineleggibilità". Il leader del Pd inizia le consultazioni e manda un segnale ai grillini e al movimento che vuole la cacciata del Cavaliere dal parlamento, guidato da Flores d'Arcais di Raffaello Binelli
sabato 23 marzo 2013
L'odio che acceca
... strano che ora non si parli più di conflitto d'interesse. Forse perchè i conflitti d'interesse più grossi ce li ha proprio la sinistra?
Bersani: "Presenterò ddl sull'ineleggibilità". Il leader del Pd inizia le consultazioni e manda un segnale ai grillini e al movimento che vuole la cacciata del Cavaliere dal parlamento, guidato da Flores d'Arcais di Raffaello Binelli
Bersani: "Presenterò ddl sull'ineleggibilità". Il leader del Pd inizia le consultazioni e manda un segnale ai grillini e al movimento che vuole la cacciata del Cavaliere dal parlamento, guidato da Flores d'Arcais di Raffaello Binelli
Nel primo giorno di consultazioni Bersani parte subito a testa bassa e annuncia che nel suo programma di governo ci saranno "norme stringenti su incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità". E parlando della manifestazione per l’ineleggibilità di Berlusconi, organizzata a Roma e in altre piazze d'Italia da Micromega, il leader del Pd assicura: "Nel programma che presenterò ci saranno norme stringenti su questi temi. Si riparte sul pulito, su basi nuove". Quanto alla vecchia legge in base alla quale Berlusconi non avrebbe neppure potuto candidarsi, secondo quanto sostiene da settimane il Movimento 5 Stelle, Bersani non si sbilancia più di tanto: "Quando si arriverà in parlamento si vedrà". Per superare l'impasse Bersani indica la strada "di un doppio registro": da una parte un programma di riforme di governo e dall’altro un confronto sui temi istituzionali "rendendo esigibili davvero alcune riforme di cui si parla da 15 anni senza averle fatte" e nel secondo campo "si può trovare un equilibrio di responsabilità". "Se mi fischiano dormo tranquillo lo stesso, non mi offendo - puntualizza Bersani -. Non mi vengano a parlare però di concordia quelli che cinque mesi prima delle elezioni hanno lasciato il cerino in mano ad altri sui danni che avevano provocato. E si sono messi in libertà in campagna elettorale. Detto questo ritengo che ci possa essere spazio per discutere sui punti che riguardano le istituzioni nella chiave indicata dal Capo dello Stato che ha fatto una corretta distinzione tra due registri possibili. Io mi muovo in quel solco, anche loro si prendano le loro responsabilità".
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