mercoledì 27 marzo 2013
Enrico Bondi e l'Ilva
Enrico Bondi prossimo amministratore delegato dell’Ilva. Il presidente Bruno Ferrante, durante l’incontro di Pasqua con i lavoratori dell’azienda, ha sottolineato l’intenzione di “dare a questa società una struttura nuova: il consiglio di amministrazione sarà rinnovato e aperto anche a professionalità esterne”. Ferrante ha precisato che “ci sarò io come presidente, ma mi affiancherà un professionista esterno di larga fama come il dott. Enrico Bondi che si è occupato di ristrutturazioni di tantissime aziende importanti”. In effetti Bondi non è nuovo a “imprese” di questo tipo: in passato si è occupato del recupero della Montedison e del risanamento della Parmalat. Nel 2002 è stato amministratore delegato di Premafin (holding della famiglia Ligresti), ma il suo incarico è durato poco per via di alcuni dissapori con Salvatore Ligresti. Il suo ultimo incarico, infine, da cui si è dimesso il 7 gennaio 2013, è stato quello di commissario alla Revisione della spesa dello Stato italiano durante il governo Monti con l’obiettivo di razionalizzare gli acquisti di beni e servizi e definire il livello di spesa per voci di costo. Il presidente ha poi spiegato che Bondi ha già un contratto di consulenza che gli sta consentendo “di entrare nei meccanismi aziendali e di entrare come amministratore dopo l’approvazione del bilancio, che avverrà nella metà del mese di aprile”. “Abbiamo pensato – ha proseguito – a nuovi assetti organizzativi della società. Riva Fire possiede l’87 per cento delle azioni di Ilva e questo processo organizzativo ha l’obiettivo di renderla assolutamente indipendente e autonoma rispetto a Riva Fire”. “Dovrà restare Ilva – ha aggiunto Ferrante – con la sua capacità rappresentata da voi, capacità di fare impresa e lavoro, capacità di sostenere gli investimenti”.
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