Pier Carlo Padoan è volato a Bruxelles e ha illustrato all'Eurogruppo il programma del nuovo governo, aggiungendo che si tratta di un piano i cui effetti potranno essere visti solo tra qualche tempo. "Bisogna cominciare subito", ha detto, "I risultati saranno crescenti nel tempo e probabilmente veramente significativi nel giro di 2-3 anni". "Il programma è basato su aggiustamenti strutturali improntati su orizzonti temporali di medio termine cioè l’orizzonte che si è posto il governo", ha spiegato il ministro dell’Economia alla fine del vertice, aggiungendo che per quanto riguarda il cuneo fiscale l'ipotesi è quella di coprire la sua riduazione "in modo permanente da tagli di spesa". Una condizione - dice - "importante per garantire la sostenibilità di bilancio". Parlando della ripresa e delle stime sul pil (riviste al ribasso dall'Europa nei giorni scorsi) Padoan ha poi sottolineato che "i numeri che abbiamo sott’occhio sono più vicini a quelli della Commissione di quanto non fossero in passato". "Il mio atteggiamento è di esser prudente, preferisco tenermi basso", ha precisato, "L’Italia viene in Europa per fare delle cose non per chiedere dei favori. Alcuni degli squilibri sono ben noti a tutti da tempo e sono impedimenti alla crescita. Il governo saprà comunque dare una risposta adeguata nel rispetto dei vincoli assegnati". Per quanto riguarda poi i debiti delle Pa con le imprese, il ministro ha assicurato che il governo "sta lavorando ad uno strumento legislativo che colleghi il completamento del processo di pagamento al riassetto permanente del sistema, per evitare che l’accumulo si ripresenti". Il provvedimento potrebbe arrivare sul tavolo dell'esecutivo già nel Cdm di mercoledì.
lunedì 10 marzo 2014
Col solito cappello in mano...
Padoan a Bruxelles assicura: "Cuneo con tagli alla spesa". Il ministro dell'Economia all'Eurogruppo per illustrare il programma del governo Renzi: "Effetti significativi in 2-3 anni" di Chiara Sarra
Pier Carlo Padoan è volato a Bruxelles e ha illustrato all'Eurogruppo il programma del nuovo governo, aggiungendo che si tratta di un piano i cui effetti potranno essere visti solo tra qualche tempo. "Bisogna cominciare subito", ha detto, "I risultati saranno crescenti nel tempo e probabilmente veramente significativi nel giro di 2-3 anni". "Il programma è basato su aggiustamenti strutturali improntati su orizzonti temporali di medio termine cioè l’orizzonte che si è posto il governo", ha spiegato il ministro dell’Economia alla fine del vertice, aggiungendo che per quanto riguarda il cuneo fiscale l'ipotesi è quella di coprire la sua riduazione "in modo permanente da tagli di spesa". Una condizione - dice - "importante per garantire la sostenibilità di bilancio". Parlando della ripresa e delle stime sul pil (riviste al ribasso dall'Europa nei giorni scorsi) Padoan ha poi sottolineato che "i numeri che abbiamo sott’occhio sono più vicini a quelli della Commissione di quanto non fossero in passato". "Il mio atteggiamento è di esser prudente, preferisco tenermi basso", ha precisato, "L’Italia viene in Europa per fare delle cose non per chiedere dei favori. Alcuni degli squilibri sono ben noti a tutti da tempo e sono impedimenti alla crescita. Il governo saprà comunque dare una risposta adeguata nel rispetto dei vincoli assegnati". Per quanto riguarda poi i debiti delle Pa con le imprese, il ministro ha assicurato che il governo "sta lavorando ad uno strumento legislativo che colleghi il completamento del processo di pagamento al riassetto permanente del sistema, per evitare che l’accumulo si ripresenti". Il provvedimento potrebbe arrivare sul tavolo dell'esecutivo già nel Cdm di mercoledì.
Pier Carlo Padoan è volato a Bruxelles e ha illustrato all'Eurogruppo il programma del nuovo governo, aggiungendo che si tratta di un piano i cui effetti potranno essere visti solo tra qualche tempo. "Bisogna cominciare subito", ha detto, "I risultati saranno crescenti nel tempo e probabilmente veramente significativi nel giro di 2-3 anni". "Il programma è basato su aggiustamenti strutturali improntati su orizzonti temporali di medio termine cioè l’orizzonte che si è posto il governo", ha spiegato il ministro dell’Economia alla fine del vertice, aggiungendo che per quanto riguarda il cuneo fiscale l'ipotesi è quella di coprire la sua riduazione "in modo permanente da tagli di spesa". Una condizione - dice - "importante per garantire la sostenibilità di bilancio". Parlando della ripresa e delle stime sul pil (riviste al ribasso dall'Europa nei giorni scorsi) Padoan ha poi sottolineato che "i numeri che abbiamo sott’occhio sono più vicini a quelli della Commissione di quanto non fossero in passato". "Il mio atteggiamento è di esser prudente, preferisco tenermi basso", ha precisato, "L’Italia viene in Europa per fare delle cose non per chiedere dei favori. Alcuni degli squilibri sono ben noti a tutti da tempo e sono impedimenti alla crescita. Il governo saprà comunque dare una risposta adeguata nel rispetto dei vincoli assegnati". Per quanto riguarda poi i debiti delle Pa con le imprese, il ministro ha assicurato che il governo "sta lavorando ad uno strumento legislativo che colleghi il completamento del processo di pagamento al riassetto permanente del sistema, per evitare che l’accumulo si ripresenti". Il provvedimento potrebbe arrivare sul tavolo dell'esecutivo già nel Cdm di mercoledì.
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