venerdì 15 febbraio 2013

Flessibilità


L'Italia deve «proseguire la riforma del mercato del lavoro rendendo più flessibili le assunzioni e i licenziamenti e accorciando i tempi dei procedimenti giudiziari, realizzando contemporaneamente la rete universale di protezione sociale già in programma».

IL RAPPORTO - È quanto raccomanda l' Ocse al nostro Paese nel rapporto Going for Growth 2013. Nel capitolo che l'Ocse dedica all'Italia nel lungo rapporto biennale concentrato sull'importanza delle riforme strutturali a livello internazionale, l'organizzazione invita Roma a «proseguire il riequilibrio della tutela del lavoro, spostandola dalla protezione del posto di lavoro a quella del reddito del lavoratore». Secondo l'Ocse, infatti, «l'eccessiva tutela del posto di lavoro per alcune forme contrattuali e una rete di protezione sociale piuttosto frammentata hanno creato un mercato del lavoro duale che ostacola una distribuzione efficiente della forza lavoro». Un riequilibrio tra posto di lavoro e reddito consentirebbe invece di «migliorare la produttività in quanto favorirebbe una migliore distribuzione della forza lavoro verso utilizzi più produttivi». Inoltre «una migliore formazione professionale e un migliore sostegno ai programmi di apprendistato possono aiutare ad incrementare il capitale umano e migliorare la distribuzione del reddito aumentando le prospettive per i lavoratori scarsamente qualificati».

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