giovedì 28 febbraio 2013

Come volevasi dimostrare...


Le dichiarazioni sprezzanti di politici e ministri tedeschi di diversi partiti, dirette contro il popolo italiano prima ancora che contro politici nazionali vecchi e nuovi, ci riportano indietro di decenni, ai tempi della seconda guerra mondiale e dell’armistizio, tempi in cui i crucchi indossavano le divise nere delle SS e consideravano gli italiani un popolo di vili e di traditori, non risparmiandogli violenze indiscriminate e stragi di massa. Oggi, invece, gli è sufficiente aspettare che moriamo di disoccupazione e deindustrializzazione, cioè di euro. Ammettiamo pure che non c’è mai stato amore e concordia fra molti popoli d’Europa e i tedeschi, i quali hanno rappresentato un grave problema per il vecchio continente fin dalla prima guerra mondiale, per non parlare della seconda da loro stessi scatenata. Sono i tedeschi che hanno contribuito, con Hitler e il nazismo, a dare il colpo di grazia a quello che per secoli era stato il vero e il solo “centro del mondo”, cioè la cara, vecchia e tormentata Europa, che è dovuta sottostare, dopo l’immane disastro bellico scatenato dai tedesco-nazisti, alla divisione del mondo in blocchi e poi, dopo la fine dell’Urss, all’egemonia americana, fino all’affermazione completa dell’egemonia mercatistico-globalista che vorrebbe controllare il pianeta. In questi anni, in perfetta linea con la volontà di potenza mercatista delle élite finanziarie internazionalizzate, i tedeschi hanno contribuito attivamente alla distruzione delle economie e dei sistemi di protezione sociale nei paesi europei meridionali e mediterranei, producendo gravissimi danni a tutti noi e compromettendo irreparabilmente il nostro futuro.

Dopo la ricostruzione postbellica della Germania e la riunificazione, pagata con denaro sonante dai paesi Europei occidentali, i crucchi irredimibili hanno indossato le divise euronaziste e hanno ripreso ad attaccare, per sottometterci e depredarci. Il “veicolo” che gli euronazisti utilizzano contro di noi non è un nuovo modello di panzer, ma bensì la moneta unica, da qualcuno definita in passato supermarco, alla cui persistenza siamo costretti a sacrificare tutto, anche il futuro. Attraverso l’euro e i trattati rigoristico-unionisti (trattato di stabilità fiscale, patto di bilancio o fiscal compact) i tedeschi sono in grado di mantenere la camicia di forza che ci imprigiona e di tenere sotto tiro i paesi meridionali, eliminando la sgradita concorrenza manifatturiera come nel caso italiano. Dobbiamo chiederci, a questo punto: possono amare gli italiani, o i greci e gli spagnoli, un popolo arrogante, sopraffattore e saccheggiatore delle altrui risorse, che contribuisce a radere al suolo le loro economie e le loro società? E’ logico, quindi, che i tedeschi siano malvisti e temuti in Europa, come lo erano ai tempi del primo nazismo che marciava trionfale verso la guerra. Al bombardamento di Guernica dell’aprile 1937 si è sostituito il bombardamento dello spead con il bund, senza dover alzare in volo una nuova legione condor, senza dover rischiare perdite e abbattimenti. I nuovi nazisti, con il suffisso euro davanti, a differenza dei primi sono degli autentici vigliacchi, ancor più avvoltoi, avventandosi sui più deboli per trarne vantaggi industriali e commerciali, spolpandone le carcasse senza ritegno. Abbiamo compreso, ormai, che i tedeschi euronazisti rappresentano per noi nemici mortali, dal capoccia socialdemocratico Peer Steinbrueck che taccia Grillo e Berlusconi di essere dei pagliacci (insultando così i milioni di italiani che li hanno sostenuti), al ministro Scheuble che paragona terroristicamente la situazione italiana a quella greca, lanciandoci di fatto un ultimatum: o un direttorio europoide in Italia – un governo che piace a lui e agli investitori onnipotenti, come quello ellenico collaborazionista di Samaras – o si scatenerà l’inferno nella penisola. Il disprezzo tedesco verso l’Italia è tale che Steinbrueck ci ha insultato durante la visita in germania del tremebondo Napolitano, da sempre loro “amico”. Agli euronazisti Steinbrueck e Scheuble per bombardarci non serviranno gli Junker 88 pilotati da tedeschi o da collaborazionisti, perché ci penseranno i mercati a ridurci a mal partito se non ci adegueremo ai diktat.

E’ questa la tanto decantata ”amicizia” fra i popoli europei? E’ questa la prospettiva che porta agli “stati uniti d’Europa”? Ebbene, se le elezioni politiche italiane con esito populista contageranno altri paesi europei, come mostrano di temere anzitutto i tedeschi, forse riusciremo tutti insieme – italiani, greci, spagnoli, portoghesi e altri popoli fratelli che saranno i benvenuti – a liberarci dal gioco dell’euro, dalla costrizione unionista, dal dominio delle élite finanziarie e dei loro collaboratori euronazisti, come gli arroganti Steinbrueck e Scheuble, che rispettivamente ci insultano e ci minacciano.

3 commenti:

shadow ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Eleonora ha detto...

Ciao Shadow, no, non sono lombarda e non ho frequentato le scuole di seregno. Sono marchigiana nata e vissuta sempre nelle marche. Nessuna domanda inopportuna. :)

shadow ha detto...

ok grazie molto gentile! buone cose!