giovedì 10 giugno 2021

I vaccini sono sicuri, credeteci...

È morta Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante ricoverata domenica al San Martino di Genova dopo una trombosi al seno cavernoso. «Purtroppo, poche ore fa, Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere», ha dichiarato la sindaca di Sestri, Valentina Ghio. «L’amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla».


Il ricovero


La ragazza era stata vaccinata con AstraZeneca il 25 maggio nell’open day per gli over 18. Il 3 giugno ha iniziato a manifestare alcuni sintomi, tra cui mal di testa e fotofobia. Il 5 giugno è stata ricoverata all’ospedale San Martino di Genova, dove è stata sottoposta a due interventi chirurgici: uno per la rimozione del trombo e poi un altro per ridurre la pressione intracranica. L’ospedale ha attivato la procedura di segnalazione all’Aifa ai fini della farmacovigilanza, nella quale sono stati indicati anche i farmaci che la 18enne ha assunto dopo la vaccinazione.


AstraZeneca e le fasce di età


Dopo il ricovero di Capena e di un’altra giovane donna immunizzata da poco con AstraZeneca, si è riaperto nella comunità scientifica il dibattito sull’opportunità di somministrare quel ritrovato alle persone under 60. Attualmente, l’EMA non ha dato alcuna indicazione relativa alle fasce di età per questo vaccino e in Italia Aifa ha prodotto una raccomandazione (non vincolante) di utilizzo sopra i 60 anni. Il legame tra vaccini a vettore virale (dunque non solo AstraZeneca ma anche Johnson & Johnson) e la «trombocitopenia trombotica immune indotta da vaccino» (VITT) è stato segnalato dalle agenzie regolatorie e dagli studi scientifici. L’incidenza è molto bassa: secondo i dati di Ema, si tratta di un caso di VITT su 100mila vaccinati. Speranza: «Dal Cts nuove valutazioni, ma i vaccini sono sicuri» Nelle ultime ore, le voci a favore di una revisione delle linee guida su AstraZeneca si sono fatte più numerose. L’8 giugno, ad esempio, sul Corrierel’immunologa Antonella Viola si era espressa così: «Le Regioni devono finirla di fare a gara a chi vaccina di più senza mettere al primo posto la sicurezza. Gli eventi trombotici post vaccino sono rarissimi ma anche un solo episodio è una tragedia». Dal momento che la quasi totalità dei (comunque rari) casi di trombosi associata a carenza di piastrine hanno colpito persone giovani, soprattutto donne, non è escluso che si decida di non somministrare più le dosi alle persone sotto i 50 anni. In attesa di un parere del Cts, il ministro Roberto Speranza è tornato sul tema durante un’audizione in Senato e ha dichiarato: «C’è una discussione all’interno del Cts. Il 7 aprile il ministero della Salute con una circolare ha raccomandato l’uso preferenziale del vaccino AstraZeneca agli over-60 e Aifa ha ribadito che il rapporto beneficio-rischio è più favorevole con l’aumentare dell’età. A fine aprile poi l’Ema ha effettuato nuove valutazioni, concludendo che i benefici della vaccinazione aumentano con la progressione dell’età. Queste valutazioni saranno considerate nel prossimo parere del Cts. I vaccini sono la vera arma che abbiamo contro il virus, tutti i vaccini approvati da Ema e Aifa sono sicuri ed efficaci».


Salvo Sottile

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