mercoledì 2 giugno 2021

Alla fiera di Bologna...

Le immagini della ressa alla Fiera di Bologna, in cui centinaia di persone si sono accalcate per farsi il vaccino, urlando e gettandosi addosso alle porte, sono DEPRIMENTI. E ciò che è ancora più sconfortante è vedere tanti giovani in mezzo a quella mandria spaventata, instupidita, isterica. Questa è in assoluto la generazione più indottrinata della Storia dell'umanità, tanto da non rendersi conto del quotidiano ridicolo a cui partecipa. No, non è "l'Italia", è l'Occidente intero.


Ovunque, in questa parte di mondo, assistiamo alle stessa cosa: il crollo dei pilastri morali della società. La debolezza è diventata una medaglia da sfoggiare, il vittimismo uno stile di vita, la dignità un abito fuori moda. Durante l'ultimo conflitto mondiale, le famiglie celebravano il Natale sotto la pioggia di bombe, affrontando la paura, esorcizzandola nella fede e nella comunità. Oggi, davanti ad un virus con una mortalità infima (vicina allo zero soprattutto tra i giovani) ecco scene come quella di Bologna, dove un branco di bipedi terrorizzati si lascia andare ad indecorose scene di panico. E i giovani? Coloro nelle cui vene dovrebbe scorrere il fuoco della ribellione, del coraggio, dell'anticonformismo? Hanno l'elasticità mentale e la vivacità di un centenario, inghiottito dal proprio divano davanti alla tv. Piccoli, colorati conigli tremanti fatti con lo stampino. Sono tutti così? Siamo tutti così? No. Tuttavia, come consolazione, conta davvero poco. Perché questo post non parla di vaccino, né di Covid, bensì di un male di gran lunga più letale.


Matteo Brandi

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