martedì 27 maggio 2014

Europee italiane, problemi di comunicazione...

Elezioni europee 2014, dalla Germania all’Uk gli italiani che votarono due volte. Il direttore di Die Zeit Giovanni Di Lorenzo, italo-tedesco, racconta in tv di aver espresso le sue preferenze sia al consolato, per le liste italiane, sia ad Amburgo, per quelle tedesche. Ma la legge lo vieta e la Procura apre un'inchiesta. La stessa cosa era successa a un nostro collaboratore a Londra. Fonti diplomatiche: "Problemi di comunicazione con autorità locali"

Quanti italiani hanno votato due volte alle elezioni europee, infrangendo, magari, inconsapevolmente, la legge? L’italo-tedesco Giovanni di Lorenzo, direttore del settimanale Die Zeit, ha raccontato in tv di averlo fatto, una volta come italiano e l’altra come tedesco. Non è un caso isolato. Un collaboratore di ilfattoquotidiano.it, italiano residente a Londra, si è trovato in una situazione identica. Dopo aver votato per le europee italiane attraverso il consolato, si è visto consegnare anche la scheda per le europee “inglesi” quando si è presentato al seggio delle amministrative di un Comune della Grande Londra. Non ne ha approfittato, ha segnalato l’inconveniente e fonti dipolomatiche italiane a Londra hanno ammesso “problemi di comunicazione” tra le autorità dei due paesi. Ma per la legge italiana, il doppio voto resta un reato penale che prevede “la reclusione da uno a tre anni e la multa da euro 51 a euro 258”, secondo l’articolo 49 della legge 18/1979.

Di Lorenzo ha svelato l’episodio nello studio di Guenther Jauch, conduttore del primo talkshow politico della Germania. Il giornalista è stato denunciato, e la procura di Amburgo ha aperto un’inchiesta a suo carico. Di Lorenzo ha spiegato di aver votato una volta al consolato italiano di Amburgo, come cittadino italiano, e una volta nella scuola elementare della città del nord come cittadino federale. “Mi dispiace davvero – si è giustificato con la Bild -. Non sapevo che non fosse permesso votare in due Paesi. Se lo avessi saputo non lo avrei fatto, e naturalmente non lo avrei raccontato nella trasmissione di Guenther Jauch’’.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se posso fare una battuta, quella di far votare due o più volte lo stesso soggetto - in barba al principio "un uomo, un voto" - è prassi nelle celeberrime primarie del pd ... Perciò, non ci si dovrebbe stupire. Quello che è diventato il "partito unico collaborazionista" (dei poteri esterni) in Italia, può e potrà permettersi questo e altro. E' l'unica organizzazione strutturata sul territorio, con decine di migliaia di adepti, che possono votare due volte o far passare brogli elettorali. M5s è ancora poco struttrato e gli altri o si sono quasi dissolti o sono presenti sporadicamente.

Saluti

Eugenio Orso

Eleonora ha detto...

Eugenio, anzitutto, chapeau per gli ultimi suoi tre post. Poi, da ingenua stupida ragazzotta quale sono, mi stupisco sempre quando ci sono di mezzo imbrogli, specie se elettorali. Finché imbrogliano sulle loro farlocche primarie e imbrogliano i propri dementi elettori, macchissenefrega. Ma fare brogli elettorali nazionali, si, come detto, questo mi stupisce e mi fa schifo perché le loro schifezze, le paghiamo anche noi che non crediamo in loro. Ma quello che mi urta di più di tutto, è che la stampa asservita, fa le pulci a grillo e agli altri ma tace sul grado altissimo di corruzione del pd.

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio per l'apprezzamento.

Non bisogna stupirsi più di nulla, al punto in cui siamo (il più basso dal dopoguerra ad oggi?). Circolano voci su brogli elettorali, ma sembra tutto inutile. La cosiddetta troika controlla l'Italia e i suoi collaborazionisti locali controllano la popolazione, imbrogliandola come gli pare. Gli euroservi trionfano e cercano di liquidare, con la televisione, la disinformazione e la diffamazione le deboli opposizioni superstiti.
Necessaria e urgente una lotta di liberazione. Ma non ci sono né le strutture politiche né i quadri per farla ... e neppure la massa dei resistenti.

Eugenio Orso