Ancora sbarchi sulle coste della Sicilia. Una nave della Marina Militare è giunta nel porto siciliano di Augusta dove a breve inizieranno le operazioni lo sbarco di 1170 migranti soccorsi in mare nel Canale di Sicilia. Altri 358 sono arrivati poco dopo nel porto di Palermo, mentre i centri di accoglienza della regione, soprattutto quello di Pozzallo, sono al limite. Proteste si stanno registrando un po' ovunque in questi giorni. Oggi nel centro Sprar di Paratanna, nel trapanese, una trentina di richiedenti asilo di origine subsahariana ha manifestato nella centrale piazza Falcone Borsellino contro le lungaggini burocratiche per il rilascio del permesso di soggiorno. Gli immigrati lamentano anche disagi legati alle condizioni di vita nel centro di via Selinunte. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Nel frattempo è stato arrestato a Pozzallo (Rg) lo scafista che aveva pilotato un barcone con 327 eritrei giunti in porto ieri. Si tratta di Mouhamed Hassan Ali Fouda, un egiziano di 28 anni che aveva cercato di farsi passare come un altro migrante. Ma, trattandosi dell’unico egiziano del gruppo, è stato subito sospettato di essere uno degli organizzatori del viaggio. La conferma è venuta da alcuni eritrei i quali hanno raccontato di essere partiti dal porto di Bengasi dove erano stati tenuti per alcuni giorni sotto stretto controllo prima di essere ammassati su una barca di circa 20 metri. Ciascuno di loro ha pagato da 1600 a 1700 dollari.
venerdì 2 maggio 2014
Sbarcano clandestinamente e protestano pure
Ancora sbarchi in Sicilia: solo oggi 1500 immigrati. Centri di accoglienza al collasso, proteste nel trapanese di Luca Romano
Ancora sbarchi sulle coste della Sicilia. Una nave della Marina Militare è giunta nel porto siciliano di Augusta dove a breve inizieranno le operazioni lo sbarco di 1170 migranti soccorsi in mare nel Canale di Sicilia. Altri 358 sono arrivati poco dopo nel porto di Palermo, mentre i centri di accoglienza della regione, soprattutto quello di Pozzallo, sono al limite. Proteste si stanno registrando un po' ovunque in questi giorni. Oggi nel centro Sprar di Paratanna, nel trapanese, una trentina di richiedenti asilo di origine subsahariana ha manifestato nella centrale piazza Falcone Borsellino contro le lungaggini burocratiche per il rilascio del permesso di soggiorno. Gli immigrati lamentano anche disagi legati alle condizioni di vita nel centro di via Selinunte. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Nel frattempo è stato arrestato a Pozzallo (Rg) lo scafista che aveva pilotato un barcone con 327 eritrei giunti in porto ieri. Si tratta di Mouhamed Hassan Ali Fouda, un egiziano di 28 anni che aveva cercato di farsi passare come un altro migrante. Ma, trattandosi dell’unico egiziano del gruppo, è stato subito sospettato di essere uno degli organizzatori del viaggio. La conferma è venuta da alcuni eritrei i quali hanno raccontato di essere partiti dal porto di Bengasi dove erano stati tenuti per alcuni giorni sotto stretto controllo prima di essere ammassati su una barca di circa 20 metri. Ciascuno di loro ha pagato da 1600 a 1700 dollari.
Ancora sbarchi sulle coste della Sicilia. Una nave della Marina Militare è giunta nel porto siciliano di Augusta dove a breve inizieranno le operazioni lo sbarco di 1170 migranti soccorsi in mare nel Canale di Sicilia. Altri 358 sono arrivati poco dopo nel porto di Palermo, mentre i centri di accoglienza della regione, soprattutto quello di Pozzallo, sono al limite. Proteste si stanno registrando un po' ovunque in questi giorni. Oggi nel centro Sprar di Paratanna, nel trapanese, una trentina di richiedenti asilo di origine subsahariana ha manifestato nella centrale piazza Falcone Borsellino contro le lungaggini burocratiche per il rilascio del permesso di soggiorno. Gli immigrati lamentano anche disagi legati alle condizioni di vita nel centro di via Selinunte. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Nel frattempo è stato arrestato a Pozzallo (Rg) lo scafista che aveva pilotato un barcone con 327 eritrei giunti in porto ieri. Si tratta di Mouhamed Hassan Ali Fouda, un egiziano di 28 anni che aveva cercato di farsi passare come un altro migrante. Ma, trattandosi dell’unico egiziano del gruppo, è stato subito sospettato di essere uno degli organizzatori del viaggio. La conferma è venuta da alcuni eritrei i quali hanno raccontato di essere partiti dal porto di Bengasi dove erano stati tenuti per alcuni giorni sotto stretto controllo prima di essere ammassati su una barca di circa 20 metri. Ciascuno di loro ha pagato da 1600 a 1700 dollari.
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