venerdì 26 febbraio 2010

Pkk

L'operazione di polizia. Reclutavano giovani per il Pkk, 11 arresti. C'è anche un trevigiano. Venezia, Andrea Orlando era già in carcere: nel 2006 era stato fermato in Francia con l'auto piena di armi. Manette anche a dieci turchi

VENEZIA
- Una presunta associazione con finalità di terrorismo internazionale è stata smantellata dalla Digos di Venezia che sta eseguendo 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere. I provvedimenti - eseguiti dagli agenti della questura di Venezia con il supporto dei colleghi delle Digos di Pisa, Roma, Milano e il coordinamento operativo dell’Ucigos-Dcpp - riguardano 10 turchi e un italiano. Secondo quanto emerso dalle indagini, la presunta organizzazione era finalizzata al reclutamento, indottrinamento e addestramento di giovani di etnia turca da inviare a combattere tra le file del Pkk, il partito dei lavoratori curdi che l’Unione europea ha incluso nelle liste terroristiche. Sarebbero stati individuati campi di addestramento in Italia e in Francia.

L'INDAGINE - L’operazione resa nota dal prefetto Stefano Berrettoni, direttore centrale della polizia di prevenzione Ucigos, è la sintesi di un’indagine cominciata nel 2008. La presunta organizzazione operava secondo le indagini attraverso il reclutamento di giovanissimi curdi, tra cui molte donne che venivano avviati poi a corsi di addestramento in campi allestiti in Italia - quattro quelli individuati - e in altre parti d’Europa, specie in Francia. Al momento in Italia non sono state trovate armi, ma nella documentazione sequestrata dalla Digos veneziana, diretta da Diego Parente, ci sono atti che comproverebbero addestramento anche con l’uso di armi in campi allestiti fuori dall’Italia. L’italiano coinvolto è Andrea Orlando, 41 anni, di Treviso, che era già in carcere. Nel 2006 venne arrestato ad Avignone (Francia): nell’ auto su cui viaggiava vennero trovati un fucile mitragliatore, un revolver e munizioni. Orlando è conosciuto come molto vicino agli ambienti dell’estrema sinistra, che avrebbe avuto parte nel reclutamento di una ragazza curda. In un appartamento a sua disposizione a Marsiglia (Francia) sarebbe stata trovata documentazione ritenuta estremamente interessante. L’organizzazione aveva campi di formazione e indottrinamento, chiamati in gergo matrimoni, in turco «Tugun». Uno, secondo gli investigatori, era attivo in provincia di Pordenone fino allo scorso anno; un altro era attivo, sulle colline pisane. Al vaglio degli investigatori, secondo quanto si è appreso, c’è la posizione di un altro centinaio di persone, tutte curde, per valutare eventuali coinvolgimento nell’organizzazione o la loro posizione rispetto ai permessi di soggiorno. In un campo scoperto dagli agenti della polizia di Stato sarebbero state trovate una settantina di persone. Una giovane detenuta in Francia con l’accusa di appartenere al Pkk ha ammesso di aver partecipato lo scorso anno a Taranto a un «corso di indottrinamento ideologico», al termine del quale veniva chiesto ai partecipanti di unirsi alle fila del Pkk per andare a combattere.

CONTROLLI NELLE PROVINCE DEL NORD E A PISA - Le operazioni di controllo sono in corso nelle province di Treviso, Venezia, Pisa, Modena, Udine, Pordenone e Milano. L’indagine è svolta parallelamente in Italia e in Francia con il contributo delle strutture antiterrorismo di Germania, Belgio ed Olanda. Un cittadino turco, tratto in arresto, era stato fermato a Venezia nel marzo dello scorso anno. In quell’occasione, oltre a fotografie che lo ritraevano mente imbracciava un fucile mitragliatore, era stato trovato in possesso di alcune lettere con le quali una ragazza turca poco più che maggiorenne, scomparsa qualche mese fa dalla provincia di Viterbo, manifestava ai propri genitori l’intenzione di voler andare a combattere per la causa del Kurdistan.

1 commenti:

andrea ha detto...

Come ti chiamavano a scuola?