venerdì 2 marzo 2012
Zombie tra gli zombie...
... 28 anni e un figlio buttati nel cesso. Ma si sa... lo fanno parlare comunque.
Adesso Bruno fa l'agnellino: "Chiamavo l'agente pecorella solo perché avevo paura". Santoro difende i No Tav: "Non è guerriglia ma resistenza". Poi parla il provocatore: "E' un gesto che faccio spesso, volevo interagire". Ma non chiede scusa... di Francesco Maria Del Vigo
Adesso Marco Bruno ci prende tutti per scemi. Da Santoro va in onda la difesa d'ufficio della rivolta No Tav. Michele mette subito le mani avanti all'inizio della trasmissione: "Quelle che arrivano dalla Val di Susa non sono immagini di guerriglia ma di resistenza alle forze ordine". Il Santoro-pensiero è questo e i suoi alfieri lo declinano fedelmente nel corso di tutto Servizio Pubblico. L'ospite della serata è il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, che durante la trasmissione ha modo di polemizzare sia col leader No Tav Perino che con uno scatenatissimo Marco Travaglio, ma la chicca del talk show è l'intervista a Marco Bruno. Il nome non vi dice nulla? E' quello della "pecorella", il ragazzo che per un paio di interminabili minuti provoca il carabiniere in asetto antisommossa, lo sfotte, gli dice - appunto - che è una "pecorella" e gli suggerisce di impugnare la pistola. Invano. L'agente rimane fermo e immobile come una sfinge. Due ragazzi, si scoprirà in seguito; ventotto anni il provocatore e venticinque il rappresentante della Benemerita. Una sequenza catturata dalle telecamere del Corriere.it e finita su tutti i media nazionali. Un simbolo, in positivo e in negativo. In tutti i sensi. Ieri su Twitter spopolava l'hashtag "siamotuttipecorelle" e oggi i manifestanti No Tav si riunivano sotto gli scudi della Polizia belando provocatoriamente. Ecco, Santoro manda in onda la versione di Marco Bruno. Una versione dei fatti zoppicante e a tratti ridicola. Bruno ha gli occhi chiarissimi e la barba lunga, parla sommessamente e sfoggia un'espressione quasi dimessa, da bravo ragazzo cresciuto a "pane e no tav". Gli scappa un sorriso un po' sbilenco solo quando Sandro Ruotolo gli ricorda che tutt'Italia parla di lui. Anche i No Tav non disdegnano il famoso quarto d'ora di celebrità. "Sono nato nella valle e faccio l'agricoltore", racconta Marco. "Non è stata solo una provocazione ma anche un'offesa. Ci spieghi il gesto", chiede il giornalista di Santoro. Qui inizia la tortuosa versione di Marco Bruno: "Il mio gesto è un gesto che compio spesso quando faccio i blocchi e da dieci anni che facciamo queste cose". Poi l'improbabile giustificazione: "Quando mi trovo di fronte a centinaia di forze dell'ordine armate fino ai denti, noi in dieci, in quindici, in cinquanta anche in cento seduti con le mani in alto... Per vincere la paura mi immedesimo nel mio idolo che è Peppino Impastato, cerco di essere un po' più canzonatorio. Mi avvicino ai cordoni e provo a interagire con le forze dell'ordine". Ruotolo gli fa notare che Peppino Impastato se la prendeva con la mafia e non con la polizia, ma fa scivolare in sordina quella giustificazione che sembra una nuova provocazione: "Lo faccio perché ho paura, cerco di interagire". "Ieri ero molto arrabbiato: abbiamo un compagno all'ospedale in fin di vita", si giustifica il ragazzo. Dopo tergiversa si impappina e poi passa alla mistificazione buonista: "Poi ho visto la giovinezza negli occhi dell'agente: ha 25 anni, io ne ho 28, ha l'età di mio fratello. E poi ho concluso con vi vogliamo bene lo stesso, noi non odiamo nessuno". Provocazione su provocazione perché il tono, lo ha visto tutto il Paese, era quello dell'arroganza di chi sa di essere impunito. E così è stato.
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6 commenti:
Ma possibile che in Valsusa siano tutti così imbecilli? Preferiscono i camion ai treni? E poi quel coglione precipitato che ormai è già un eroe al pari di carlo giuliani... ma non lo sapeva che 'chi tocca i fili muore'?? Ma che accozzaglia di teste di c...
E il peggio è che c'è chi li difende e la polizia invece di prenderli a sane mazzate, si fa pure trattare così, senza poter reagire... che schifo, 'sto paese merita di finire a ramengo...
Io sono dalla parte della popolazione locale. Mi spiace ma non riesco a vedere come si possa impedire in modo "civile" questo scempio voluto dalla mafia e dalle banche francesi. L'idea che in Italia si possa mettere la merce sui treni è demenziale, la lobby dei padroncini farebbe sembrare i No Tav gli sgallettati che sono; questo è il cavallo di Troia per la colonizzazione del paese, i francesi hanno già le mani sui terreni intorno a Roma e anche in Sardegna. Tutto il Nord è destinato a diventare un immenso scalo merci senza vita e il resto d'Italia pura terra di passaggio per chiunque.
Come resistere? Disobbedienza fiscale? Gli manderebbero l'esercito a massacrarli. Già togliere metà delle risorse ai comuni altro non è che un cappio per renderci impotenti. "Volete sopravvivere? Fateci fare quello che vogliamo sulla vostra terra."
I centri sociali strumentalizzano la situazione ma per me la TAV va ostacolata, perchè è simbolo di dittatura.
Samuela, più che altro è quello il problema che fa sembrare sbagliato il movimento notav. Sono i centri sociali e gli zombie come il tizio di cui sopra. Ma pigliare per il culo un carabiniere, dai, è da idioti patentati. Quelli pacifici, dovrebbero spiegare all'italia a chi serve davvero la tav. Bloccare tutto, fare casino insensato, farsi aggregare ai dementi e violenti, non spiega un cazzo.
Io infatti ho focalizzato sulla modalità della protesta. Ma da quando spiegare le cose agli italiani serve a qualcosa? A cosa sono serviti i pensatori disperati che dicono le stesse cose da oltre 20 anni? una Semplicemente non credo che esista la possibilità di opporsi con la ragione.
Kizzy ci saranno i treni E i camion. Nei paesi normali la Tav serve a spostare la merce dal traffico su gomma, in Italia la lobby dei padroncini non lo permetterà mai. E gli stessi che vogliono sventrare la valle sono gli stessi che hanno le mani in asfalto per le autostrade, è un business che non può arrestarsi e che non nulla a che fare con la funzionalità del progetto. Solo un'altra cattedrale nel deserto e la definitiva presa del Piemonte da parte delle mafie.
Questa è la mia opinione ma è chiaro che quella cosa si farà come migliaia e migliaia di altre follie da cui non si torna indietro.
Già, non è servito a niente perchè resta il fatto che hanno già deciso da decenni.
Samuela posso capire, ma protestare così stupidamente non serve a un tubo... e chi lo fa ci fa una ben magra figura. Poi che sia già tutto deciso è matematico, la Tav si farà cmq... i valsusini dovrebbero impiegare le loro energie x protestare in altro modo come dice Elly; altro non vedo, purtroppo...
'i francesi hanno già le mani sui terreni intorno a Roma e anche in Sardegna'. In che senso? Questa non la sapevo, puoi spiegarmi, grazie?
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