mercoledì 24 novembre 2010

L'ennesimo fancazzista, ovvero l'alternativa a Berlusconi (2)

L'italia in effetti (insieme a Rutelli, Fini e Casini e i vari galli di centrosinistra), aveva proprio bisogno di uno come lui. E non vedevamo l'ora che finalmente uscisse allo scoperto. Ora, grazie a lui l'italia si salverà da Berlusconi


MILANO - «Basta con i superuomini». Affondo di Luca Cordero di Montezemolo contro il governo guidato da Silvio Berlusconi che era stato critico nei suoi confronti. Presentando il rapporto sull'occupazione giovanile organizzato dalla sua fondazione ItaliaFutura, il presidente della Ferrari ha detto che «il periodo dell'"one man show" è finito: questo vale in qualsiasi azienda, come nella società civile», perchè, ha aggiunto rispolverando uno slogan caro alla sua esperienza in Confindustria, «è il momento di fare squadra». Secondo Montezemolo, serve infatti discontinuità con il passato: «Non è possibile andare avanti così, non accettiamo che la cosa pubblica sia considerata cosa privata dalla politica». In questa fase, aggiunge, «sento il dovere di fare qualcosa per il paese a cui appartengo, è il momento di uscire dal recinto». Il presidente di ItaliaFutura evidenzia anche che «quello di imprenditore e di politico sono due mestieri diversi» e che «il fattore comune deve essere la società civile».

RICOSTRUZIONE CORALE - Montezemolo ha poi precisato che con l’espressione ’one man show’ si è riferito ad un modo di fare politica ormai superato. «Oggi la politica - ha spiegato - non la può più fare una persona sola. C’è una squadra, una partecipazione e questo vale per tutti, anche per me. La politica oggi è un discorso molto più corale che un discorso di leadership personale». Quanto poi al fatto che la sua espressione possa far pensare a Berlusconi, Montezemolo ha precisato che non è così anche se «Berlusconi - ha detto - ha impersonato molto una politica di tipo personale. Sono fasi della storia - ha aggiunto - che cambiano».

OPERAZIONE VERITA' - Il presidente di Italia Futura ha sottolineato che il Paese data la «gravità in cui versa ha bisogno di una grande operazione verità». Bisogna, secondo Montezemolo, «preparare il futuro della ricostruzione di domani», e in questo processo «ognuno deve fare la sua parte. La ricostruzione corale - ha detto - deve cominciare ora liberandoci dalla paura perchè il Paese è bloccato: non c’è ascensore sociale nè mobilità. Dobbiamo uscire, andare al centro del ring perchè la paura ci sta paralizzando e su queste paure rischiamo di far lucrare la politica».

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