sabato 15 gennaio 2022

Bipensiero e totalitarismo

IL BIPENSIERO ALL'OPERA IN UNA SOCIETÀ TOTALITARIA


Il bipensiero consiste nell'accogliere nella propria mente due parole con significato opposto e usare il significato all'occorrenza, per avere sempre ragione. 


In questo post vi forniamo un paio di esempi per capire come si applica nella vita reale, e nella dittatura totalitaria che stiamo vivendo. 


SI È "VACCINATI" SOLO QUANDO TORNA COMODO A DRAGHI


Draghi ha detto recentemente che i 3/4 dei morti sono non vaccinati. Dinanzi alla palese assurdità della sua dichiarazione si è cercato di comprenderne come sia stata formulata tale assurdità, quando di fatto i dati ISS mostrano che in numeri assoluti i vaccinati muoiono in maggior misura rispetto ai non vaccinati. Ebbene, se ci si ragiona, si scopre che la cosa non è casuale: da parte del regime c'è il tentativo di modificare il concetto di vaccinato. Si è vaccinati finché si fanno tutte le dosi previste. Per cui l'ultima ed unica folle manovra che hanno per difendere la narrazione pandemica è considerare coloro che hanno fatto due dosi da più di 120 giorni come NON VACCINATI.

Ma poi ci si ricorda che il potere attua anche un'altra narrazione, in cui sostiene che un vaccinato è uguale ad un consenso. Ma se i vaccinati sono solo quelli che hanno fatto la terza dose o la seconda da meno di 120 giorni, dov'è il consenso maggioritario che legittima questo dittatore a distruggere l'economia e i diritti del paese? Ecco che d'incanto i vaccinati tornano ad essere quasi il 90% e i novax solo una minoranza da ignorare. 


LA LIBERTÀ INIZIA E FINISCE DOVE LO DICE DRAGHI


Le ultime dichiarazioni di Draghi, ma anche della sua ombra informe che è Mattarella, dicono che dobbiamo "lottare" per difendere la nuova normalità che abbiamo raggiunto e che il vaccino consente la libertà. Quando si tratta di fare un autoelogio per il culto della personalità del vile affarista, allora siamo tutti liberi grazie a lui. Ma poi, però, d'incanto, quando gli si ricorda che mostrare un passaporto sanitario per qualsivoglia attività della propria vita non è libertà, ma carcerazione, allora d'un tratto egli ci ricorda che bisogna mantenere lo stato di emergenza con cui portare a termine la campagna vaccinale (spoiler: non finirà mai) e che la "vera" libertà è una promessa lontana, a patto che in un modo o nell'altro, i no vax vengano fatti fuori.


CONCLUSIONE


Quando si arriva a questo punto, la rinuncia e il rifiuto della razionalità è ormai compiuto. Le idee del regime diventano infalsificabili e incriticabili perché lo stesso linguaggio perde di senso, dal momento che il significato delle parole cambia all'occorrenza. Nella società totalitaria le parole non veicolano più concetti, ma solo emozioni. Noi non siamo riusciti ad entrare nella narrazione e nella macchina pandemica perché oltre a non voler immolare il nostro corpo per un "bene superiore" (spoiler: il portafoglio dei figli di Draghi) non siamo riusciti a compiere il suicidio del nostro intelletto. Con la scomparsa dei "non vaccinati" (quelli veri però, non quelli che non sono a regola con le dosi) scomparirà anche l'ultimo barlume di ragione da questo mondo.


Da No-green pass

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