mercoledì 27 aprile 2011

Condannato ma libero


Per mesi un 46enne marocchino ha vessato la moglie con minacce e violenze, arrivando a farle sbattere la testa contro il bidet. Condannato a un anno e due mesi per maltrattamenti, potrà beneficiare dell'indulto perché i fatti risalgono al 2003. Salvata da un volo dall'ottavo piano grazie all'intervento dei carabinieri. E' una triste storia di violenze domestiche quella che si è conclusa oggi con una sentenza di condanna arrivata ben sette anni dopo la denuncia che ha messo fine all'incubo di una donna marocchina. Il suo aguzzino era il marito, un connazionale 45enne immigrato a Parma con la famiglia. E' un uomo violento che non perde occasione per tenere la donna in una condizione di subordinazione completa, sotto la minaccia delle botte. Una situazione che si protrae fino all'ottobre del 2003, con episodi di violenza inaudita: una volta, l'uomo sbatte la testa della moglie contro il bidet del bagno. Un'altra volta, i militari intervengono per una lite in famiglia e lo fermano mentre cerca di spingere la moglie verso la finestra, minacciando di buttarla giù dall'ottavo piano. Denunciato per maltrattamenti, oggi l'imputato è stato condannato a una pena di un anno e due mesi di reclusione, condonati per effetto dell'indulto.

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